CADONEGHE - Accecato dalla gelosia ha tagliato con un’accetta le gomme dell’auto del rivale in amore. La vendetta si è consumata nelle prime ore del pomeriggio di Ferragosto ed è stato necessario, per interrompere la catena di violenze, l’intervento dei carabinieri della locale stazione di Cadoneghe. Nei guai, con l’accusa di danneggiamento e porto abusivo di armi da taglio, è finito il 39enne F.T.
La festa
La sera di domenica un trentenne, sempre residente a Cadoneghe, ha organizzato una festa nell’abitazione dei suoi genitori a Mestrino. Tra gli invitati c’era anche il 39enne insieme alla sua compagna. Tutto è filato liscio fino a quando il padrone di casa, secondo quanto ricostruito dai militari, avrebbe guardato con insistenza la ragazza del trentanovenne: forse un’occhiata di troppo. Tra l’altro l’indagato e il 30enne, entrambi residenti a Cadoneghe, si conoscerebbero da molto tempo. Sarebbero legati da un quasi rapporto di amicizia. Il 39enne non ha preso bene quegli sguardi languidi e ha manifestato la sua gelosia. Indispettito ha lasciato la festa di Mestrino e se ne è tornato a casa. Ma non è riuscito a dormire, combattuto nell’anima dalla sete di vendetta. Per tutta la notte ha rimuginato su quello sguardo lanciato alla sua ragazza e il giorno dopo ha deciso di entrare in azione.
La vendetta
Il 39enne nelle prime ore del pomeriggio di Ferragosto è sceso in strada armato di accetta. Molto determinato ha raggiunto la strada dove era stata posteggiata l’auto, una Fiat Punto, del presunto rivale in amore. Senza indugio ha iniziato a sferrare alcuni colpi sulle ruote dell’utilitaria e in un attimo ha tagliato di netto due gomme. Il danneggiamento, accompagnato dalle grida di minacce del 39enne, ha attirato l’attenzione del proprietario della macchina. Appena il 30enne è uscito di casa ha visto l’indagato sferrare colpi d’ascia contro la sua auto, spaventato non ha esitato a chiamare i carabinieri. In una manciata di minuti è intervenuta una pattuglia degli uomini dell’Arma. I militari hanno calmato il 39enne e si sono fatti consegnare l’ascia, poi posta sotto sequestro. Quindi hanno perquisito l’abitazione del trentanovenne e in casa gli hanno trovato e ancora sequestrato un coltello. Alla fine l’uomo è stato denunciato a piede libero per i reati di danneggiamento e porto abusivo di armi da taglio.