VIGONZA - Un animo gentile ed un sorriso contagioso che suscitava subito empatia. Una vita semplice fatta di piccole gioie che una caduta in casa ha interrotto per sempre. Se n’è andata così, a 73 anni, Paola Battocchio, artigiana che lavorava alla “Claire” a Peraga di Vigonza, la ditta per la produzione ed il commercio di pelletterie, di cui era titolare il marito Giuliano Panizzolo.
Il racconto
«La mamma mercoledì della scorsa settimana non si era sentita bene ed era rimasta a letto con febbre e i sintomi dell’influenza – racconta Chiara - E venerdì, sentendo il cellulare che suonava, si era alzata per andare a rispondere, ma era caduta sbattendo la testa. Poco dopo mio papà, che è subito corso da lei, l’ha soccorsa e riportata a letto. Quando sono arrivata, la mamma, seppur dolorante alla testa, stava bene e la botta era uscita perché si vedeva il gonfiore, però le avevo detto che era comunque meglio farsi visitare all’ospedale. Ho chiamato un medico che l’ha visitata a casa e anche lui era d’accordo su un accesso al pronto soccorso. E così abbiamo fatto. Siamo stati all’ospedale di Padova dove le hanno fatto due Tac ed un elettrocardiogramma per accertamenti. Alle 23 di venerdì sera, la mamma è uscita e siamo tornate a casa. Durante la notte mio papà ha sentito che si è alzata una volta per andare nella stanza da bagno. E poi alle 7 di sabato ho ricevuto la sua chiamata che mi ha detto che si era svegliato e che la mamma era morta». Paola non aveva malattie e di salute stava bene, a parte l’influenza della scorsa settimana. Nei prossimi giorni sarà fissata la data del funerale. La scomparsa improvvisa dell’artigiana, che da qualche anno era in pensione, ha suscitato cordoglio e incredulità in quanti la conoscevano, in particolare nel mondo dei calzaturieri, e in queste ore sono decine le chiamate di solidarietà che la famiglia sta ricevendo.
Il ricordo
Paola era una donna semplice, benvoluta, sempre con un sorriso per chiunque incontrava sulla sua strada. Premurosa con amici, parenti e anche con i suoi colleghi artigiani; era amante della montagna e delle passeggiate al mare. «La mamma era una donna di grande cuore, gentile, riservata, buona e sempre disponibile per me, per il papà e per chiunque le chiedesse aiuto o aveva bisogno di lei – dice ancora Chiara - Andava in chiesa tutte le sere per partecipare alla messa del vespro. Una sua grande dote era che amava le cose piccole della vita di tutti i giorni che le davano grande gioia: adorava ed era felice di occuparsi della casa, curare il suo giardino, fare il suo lavoro con precisione e professionalità. Lei ed il papà sono stati insieme per oltre 50 anni. Ancora non riesco a crederci che così, di punto in bianco, se ne sia andata. Sarà davvero dura e difficile andare avanti, ma lo faremo per lei per tenerla ancora viva nei nostri cuori e nei nostri ricordi».