La veneta Caddy's si prende anche la catena Lillapois da Auchan

Martedì 4 Agosto 2020 di Maurizio Crema
La veneta Caddy's si prende anche la catena Lillapois da Auchan
PADOVA - Il Covid non ferma la famiglia Celeghin che controlla la Dmo, un gruppo da oltre 330 milioni di fatturato e 21 milioni di ebitda tra 218 drugstore Caddy’s (negozi che vendono prodotti per la salute e la bellezza), 69 profumerie Beauty Star, la catena di 171 punti vendita per animali Isola dei Tesori e due ristoranti di pesce Lob’s a Monselice e Reggio Emilia, 2200 dipendenti in totale. L’ultimo colpo di questo gruppo padovano con base a Permunia è l’acquisizione dalla Ids (Auchan) della catena Lillapois (49 punti vendita, 45 nel Nordovest) che porterà a fine anno a un giro d’affari di 380 milioni. «Abbiamo seguito con attenzione lo sviluppo di Lillapois, che ha negozi con caratteristiche molto vicine a quelle dei nostri Caddy’s - spiega il presidente Fabio Celeghin, Ad e proprietario del gruppo Dmo con la sorella Annalisa Celeghin -. Puntiamo a creare la più importante catena in Italia nel mercato drugstore, sullo stile dei negozi Boots’ in Inghilterra e Walgreens negli Stati Uniti: drugstore di seconda generazione con assortimenti diversificati nell’area bellezza e salute».
«L’idea è trasformare tutti i negozi Lillapois in Caddy’s e aprirne altri nel Nordovest sotto le nostre insegne - spiega la vicepresidente Annalisa Celeghin -. Il lockdown non ci ha fermato, le nostre catene sono sempre rimaste aperte anche se abbiamo dovuto registrare per forza di cose un calo di fatturato, ma stiamo recuperando. In miglioramento deciso invece l’e-commerce». La vicepresidente racconta un gruppo ormai arrivato alla terza generazione e molto diversificato: «Siamo nati nel secondo dopoguerra con nostro nonno Giuseppe, che nasce come grossista di saponina e perborato, era un “piccolo chimico”. Negli anni ‘70 mio padre Giovanni è subentrato e abbiamo cominciato ad aprire i primi negozi Caddy’s, spostandoci anche alla cura della persona - racconta Annalisa Celeghin -. Poi negli anni ‘80 sono arrivate le profumerie e nel Duemila abbiamo aperto il primo Isola dei Tesori. E nel dicembre 2018 ci siamo lanciati nel mondo della ristorazione veloce di pesce e crostacei con i Lob’s, il primo è partito a Monselice (Padova) e il secondo a Reggio Emilia. Pensiamo di aprirne altri ma purtroppo ci siamo fermati per il Covid. Vogliamo avere più gambe per una scelta di diversificazione». Anche Ids è di Padova come la Tigotà del gruppo Gottardo. Veneto culla dei negozi all’americana? «Si può dire che questo format è nato qui perché fa parte della nostra tradizione veneta», risponde la vice presidente, «e ora puntiamo al Nord».
TAPPA FONDAMENTALE
Il direttore generale Stefano Di Bella: «Questa acquisizione è una tappa fondamentale del nostro sviluppo. Dmo nasce nel Nordest, dove controlla il 15% del comparto drugstore. Con i negozi Lillapois, che nel 2019 hanno fatturato 42 milioni, saliamo al 7% del mercato nel Nordovest, ma puntiamo ad arrivare anche lì al 15% con un intenso piano di aperture. A fine anno contiamo di arrivare a 380 milioni di fatturato di gruppo, compreso quindi l’Isola dei Tesori che da sola vale circa 130 milioni di giro d’affari». La famiglia è saldamente al comando e nel 2012 è stata creata la fondazione Giovanni Celeghin che finanzia progetti di ricerca sui tumori al cervello in tutta Italia con un occhio di riguardo particolare all’università d’eccellenza di Padova, culla del gruppo.
 
Ultimo aggiornamento: 19:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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