Spari vicino alle case, pallini da caccia in cucina: «Come in guerra»

Martedì 2 Ottobre 2018
Spari vicino alle case, pallini da caccia in cucina: «Come in guerra»
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MASI - Due colpi di fucile sotto le finestre di casa: rumori fastidiosi a cui chi abita in campagna deve fare il callo quando inizia la stagione di caccia. Ma se sul disturbo acustico si può chiudere un occhio, anzi un orecchio, quando i pallini da caccia entrano in casa il fastidio si trasforma in paura. Ne sanno qualcosa due famiglie che abitano a Colombare, frazione di Masi, che domenica mattina hanno trovato una manciata di munizioni rispettivamente in una stanzetta attigua al garage e sotto la finestra della cucina.

«Erano quasi le 7 racconta uno dei malcapitati che preferisce rimanere anonimo io, mia moglie e i miei due figli eravamo ancora a letto. A un certo punto abbiamo sentito due spari fortissimi a poca distanza da casa nostra. Pensavamo fossero due colpi di fucile come tanti altri, visto che da quando hanno aperto la stagione di caccia, ogni domenica sembra di essere in guerra. Invece, poco dopo, il nostro vicino è venuto da noi dicendo che alcuni pallini avevano raggiunto la finestra della sua cucina».
 
Quegli spari a filo di abitazioni lo avevano allarmato parecchio, tanto che si era precipitato in giardino con addosso ancora il pigiama.

Ma pare che i cacciatori stessero già scappando: impossibile riconoscere le sagome scure che correvano in mezzo ai campi. Le uniche tracce rimaste erano una manciata di pallini calibro 12 che avevano colpito le due case. I TIMORI «Quando il nostro vicino ci ha detto che i proiettili avevano raggiunto la finestra della cucina racconta l'altro residente abbiamo fatto anche noi un giro di ricognizione. Dentro una stanzetta attigua al garage abbiamo trovato 3-4 pallini, entrati dalla finestra che al momento è protetta soltanto da un'inferriata». «Se qualcuno fosse stato lì dentro avrebbe rischiato di farsi male. prosegue il residente La legge vieta di sparare a 150 metri dalle case ma i cacciatori se ne fregano, mettendo a repentaglio l'incolumità altrui, tanto che siamo noi residenti a dover adottare le contromisure. Io e mia moglie, per esempio, non andiamo più a passeggiare in campagna e il mio vicino ha smesso di far giocare il suo bimbo nel cortile di casa». Domenica un ragazzo di 19 anni è morto in provincia di Imperia dopo che un cacciatore gli ha sparato all'addome scambiandolo per una preda. «E' una situazione inaccettabile conclude il residente di Masi che stavolta, a differenza di altre, non ha avvertito le forze dell'ordine Bisogna aspettare una tragedia per mettere un freno?». Maria Elena Pattaro

Ultimo aggiornamento: 11:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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