Padova. Cobas all'attacco di Busitalia: una patente in dono al manager Colella

E all'assessore Ragona hanno consegnato un assegno firmato dai padovani per ricomprare il trasporto pubblico

Giovedì 22 Dicembre 2022 di Luisa Morbiato
Pieretti e Parpaiola hanno consegnato una finta patente all'Ad Colella per protestare per la mancanza di autisti

PADOVA - Due le strenne che Babbo Natale ha recapitato ieri in città a Gino Colella amministratore delegato di Busitalia e all'assessore Andrea Ragona. A vestire i panni dell'omino rosso, Stefano Pieretti e Davide Parpaiola di Adl Cobas, che ieri mattina alle 10.30 si sono presentati nell'ufficio di Colella e gli hanno consegnato una patente per ribadire la carenza di autisti che penalizza sia i dipendenti che il servizio. Un dono che Colella ha accettato con un sorriso esclamando: «Accetto volentieri e cerchiamo di trovare soluzioni». I due sindacalisti hanno ribadito come la scarsità di autisti faccia sì che quotidianamente continuino a saltare corse e il personale diventi oggetto degli strali dei passeggeri infuriati per le attese troppo lunghe. Pieretti e Parpaiola hanno quindi illustrato il problema dei turni troppo lunghi, ossia anche oltre una decina di ore fuori casa per guidare le 6 ore e 40 minuti che compongono un turno, suggerendo di rimodularli.

Hanno proposto di guidare anche un po' di più, ma in modo da avere riposi ulteriori adeguati e di poter sostenere una vita familiare. Inoltre hanno richiesto l'adeguamento dei buoni pasto fermi a 4 euro, oltre alle altre problematiche dell'azienda.

Appesi al Governo

L'Ad ha ascoltato le proposte del sindacato. «È stranissimo che saltino delle corse perché ho dato disposizioni che nel settore extraurbano ci siano tutte le tratte previste, ed è più di un mese che il problema è risolto. Può accadere nel servizio extraurbano e in città che una corsa salti se ci sono degli imprevisti - ha replicato Colella -. Per quanto riguarda le assunzioni ne abbiamo effettuate 14 ma è un problema generale, anzi di tutta Europa, la difficoltà di reperire autisti, viviamo in un sistema a rete e stiamo cercando di poter agire in base anche alla sostenibilità economica. A gennaio ci sarà la trattativa sulla seconda parte del contratto, ma i risultati dipendono anche da quanto denaro stanzierà il Governo per il trasporto pubblico. Se ci sarà un aumento contrattuale i conti dovranno però tornare. Sono qui da 64 giorni e penso di aver dato i segnali di una situazione in ripresa - chiude - ad esempio il servizio previsto per il 31 dicembre per favorire il minore utilizzo dell'auto e la sostenibilità. Come azienda dovremmo essere contenti di dare servizi in più, stiamo lavorando con Comune e Provincia».

Potrebbe aumentare il costo dei biglietti

Il secondo dono è stato portato a Palazzo Moroni. Pieretti ha consegnato nelle mani di Ragona un facsimile di assegno riportante la cifra di 30milioni di euro firmato dai cittadini padovani, suggerendo che con tale cifra si può riacquistare il trasporto pubblico da Busitalia. Ragona nel prendere l'assegno ha affermato: «Potrebbe essere una soluzione possibile se ci fosse il denaro, ma la situazione è triste perché il Governo attraverso il ministro dei Trasporti Salvini non sta stanziando nulla. Inoltre non nell'immediato ma lo scenario che si presenta potrebbe prevedere l'aumento delle tariffe dei biglietti e degli abbonamenti». I sindacalisti sottolineano che dei 20 nuovi autisti che dovevano arrivare entro il 31 dicembre ne sono stati assunti 14, due di loro hanno già dato le dimissioni. Per quanto riguarda l'Academy, il bando di Busitalia che prevede un corso di formazione per ottenere la patente pagata dall'azienda, pare che le adesioni siano circa 40, rispetto alle 50 annunciate. La maggioranza degli aspiranti autisti arriva dalle regioni del Sud e, come già accaduto in passato, rinunciano spesso a causa di uno stipendio medio di 1.200 euro. 

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