Calcio Padova. Frasi offensive verso l'arbitro, per il ct Caneo una giornata di squalifica e ammenda di 500 euro

Non è la prima volta in questa stagione che l'allenatore di origini sarde viene fermato dato che nella gara casalinga con la Virtus Verona era stato espulso al 29' del primo tempo

Martedì 29 Novembre 2022 di Pierpaolo Spettoli
Bruno Caneo, squalifica e ammenda

PADOVA - Una giornata di squalifica e cinquecento euro di ammenda. Questo il provvedimento adottato nei confronti di Bruno Caneo da parte del giudice che ha squalificato per una giornata anche Dezi, espulso con il Renate per doppia ammonizione.

Entrambi non potranno essere protagonisti nella trasferta di domani con il San Giuliano e l'allenatore sarà rimpiazzato dal vice Longo. Considerato che nel dopo gara il tecnico biancoscudato aveva preferito non ripetere le parole rivolte al direttore di gara giustificandosi con la battura «Siamo in fascia protetta», ci si poteva aspettare una sanzione più dura: tutto sommato se l'è cavata e potrà tornare a dirigere la squadra dalla panchina domenica in occasione della partita con il Trento.

«Condotta ingiuriosa nei confronti dell'arbitro»

Nel dispositivo si motivano la squalifica per una gara e l'ammenda di cinquecento euro «per avere tenuto al 45' del primo tempo una condotta ingiuriosa e irriguardosa nei confronti dell'arbitro in quanto si avvicinava a quest'ultimo con fare minaccioso e, trattenuto da alcuni dirigenti, pronunciava frasi offensive nei suoi confronti». Episodio avvenuto nella circostanza del secondo cartellino giallo rifilato a Dezi, con conseguente espulsione del giocatore. Non è la prima volta in questa stagione che l'allenatore di origini sarde viene fermato dato che nella gara casalinga con la Virtus Verona era stato espulso al 29' del primo tempo sempre per «una condotta ingiuriosa e irriguardosa nei confronti della quaterna arbitrale» rimediando anche in quel caso una giornata di squalifica e cinquecento euro di ammenda anche per essersi trattenuto in spogliatoio all'intervallo pur essendo stato espulso. Aveva così dovuto assistere dalla tribuna al derby con la Triestina, unica vittoria della squadra nelle ultime dieci partite. Ma anche in occasione dell'esordio in campionato con sconfitta a Vercelli l'allenatore non era andato in panchina dovendo scontare l'ultima delle due giornate di squalifica rimediate nella passata stagione quando era alla Turris, tanto che alla vigilia della partita in terra piemontese gli era stato chiesto se era un tecnico dall'espulsione facile e aveva risposto «No, sono tranquillo. Ma se vedo che le cose non vanno per il verso giusto in situazioni che non sono inerenti al calcio, allora posso innervosirmi».

Nervosismo eccessivo

Si tratta dunque della seconda squalifica nelle ultime otto giornate per Caneo, a testimonianza di come anche lui viva con un nervosismo eccessivo questo periodo di difficoltà della squadra che dopo la partenza incoraggiante con quattro vittorie di fila è sprofondata in una spirale negativa sul piano dei risultati che l'hanno fatta precipitare al dodicesimo posto in classifica, nonché per la prima volta da inizio campionato fuori dalla griglia play off e con appena quattro lunghezze di vantaggio sulla zona calda degli spareggi salvezza. In un momento come quello attuale l'allenatore dovrebbe riuscire a mantenere i nervi saldi, ingoiando se necessario anche qualche rospo, per aiutare la squadra a tenere la barra dritta e dare l'esempio, invece di trasmettere una certa fibrillazione ai giocatori che comunque nel secondo tempo hanno fatto del loro meglio anche in inferiorità numerica. Ma non avere come punto di riferimento in panchina il proprio allenatore è sempre una penalizzazione. Restando alla gara con il Renate, sul piatto della bilancia va anche messo il gol annullato ai lombardi per un presunto tocco con il braccio di Morachioli che non sembrava evidente, circostanza nella quale la formazione ospite ha protestato vivacemente. 

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