PADOVA Scompare nel nulla il broker assicurativo del Comune: spariti centinaia di migliaia di euro. Qualcuno a palazzo Moroni ha già sintetizzato tutta la vicenda, facendo ricorso a uno dei titoli più noti di Woody Allen: Prendi i soldi e scappa. Alla fine, però, ad aver la peggio non sarà il Comune, ma le assicurazioni.
DETERMINA Tutto parte da una determina licenziata qualche giorno fa dal settore Patrimonio, in cui si prende atto di una circostanza ben precisa: la Fidelia Ibc srl, con sede in via Diego Valeri, in data 31 luglio 2018 non risulta più iscritta al Registro unico degli intermediari (sezione bgoker). Di fatto la Fidelia è sparita nel nulla. Non solo. Per quel che riguarda il mese giugno, gli importi versati dal Comune non risultano essere stati stornati alle compagnie assicurative. In pratica, qualcuno si è tenuto i soldi. A fronte di questo, il Palazzo Moroni ha deciso di cancellare d'urgenza il contratto, sottoscritto a marzo, con la società che, pur avendo la sede operativa in via Valeri, aveva la sua sede legale in via Gorizia a Roma.
A ricostruire la vicenda è stato ieri l'assessore all'Avvocatura civica Diego Bonavia. «In tutta questa vicenda, c'è una sola nota positiva - ha detto - Il contratto contemplava un'assicurazione con i Lloyd's di Londra, che sancisce un principio molto chiaro: i soldi che il Comune ha consegnato al broker è come se fossero stati dati alle assicurazioni. Di conseguenza, dal punto di vista economico, per l'amministrazione il danno è pari a zero».
Ma il Comune come si è accorto che qualcosa non andava? «Molto semplicemente i telefoni della Fidelia ad un certo punto hanno iniziato a squillare a vuoto - ha spiegato Bonavina - I nostri uffici chiamavano e nessuna rispondeva. Quando abbiamo fatto una verifica al registro, abbiamo avuto la conferma dei nostri sospetti, così abbiamo revocato il contratto». Gli uffici di via Valeri sarebbero chiusi da metà giugno, con conseguente licenziamento dall'oggi al domani dei dipendenti. Per quel che riguarda il Comune, a quanto potrebbero ammontare gli ammanchi? «Come prima cosa, si tratta solo di polizze relative alla responsabilità civile di dipendenti e amministratori - afferma Bonavina - Non stiamo parlando di Rc auto o assicurazioni di immobili. Abbiamo dato il via a una ricognizione complessiva chiedendo a dipendenti, assessori e consiglieri comunali di comunicarci l'ammontare delle loro polizze assicurative. Ad oggi, però, non siamo in grado di quantificare l'ammontare della cifra». In municipio qualcuno ieri calcolava che l'ammanco potrebbe essere di 150-200 mila euro.
SERVIZIO Lunga e tormentata è la storia che lega il Comune a Fidelia. Palazzo Moroni, infatti, nel 2015 assegnò il servizio di brokeraggio assicurativo alla Assidoge Ibc di Mirano che, a dicembre dello stesso anno, finì nell'inchiesta della Corte dei Conti sui conti milionari arrivati alle Ulss, tra queste anche quella che all'epoca era l'Ulss 16. Successivamente la società venne rilevata da un imprenditore romano, cambiò nome e diventò Fidelia Ibc.
A maggio 2017 la cessione del ramo d'azienda a Fidelia srl e lo scorso marzo il Comune ha prorogato il contratto con la società fino a marzo 2021. Il Comune di Padova non è l'unico ad avere intrattenuto in questi anni rapporti con Fidelia: anche il Comune di Camposampiero infatti ha dovuto rescindere in fretta e furia il suo contratto. «Effettivamente è così- conferma la sindaca Katia Maccarone - Circa un mese fa abbiamo preso atto della situazione e abbiamo adottato una soluzione temporanea. Per fortuna dal punto di vista economico non abbiamo avuto alcun problema. A breve indiremo una nuova gara per l'affidamento del servizio». Ad essersi rivolti in passato a broker di via Valeri sono stati anche lo Iov e il Configliachi.
Ultimo aggiornamento: 09:06
© RIPRODUZIONE RISERVATA DETERMINA Tutto parte da una determina licenziata qualche giorno fa dal settore Patrimonio, in cui si prende atto di una circostanza ben precisa: la Fidelia Ibc srl, con sede in via Diego Valeri, in data 31 luglio 2018 non risulta più iscritta al Registro unico degli intermediari (sezione bgoker). Di fatto la Fidelia è sparita nel nulla. Non solo. Per quel che riguarda il mese giugno, gli importi versati dal Comune non risultano essere stati stornati alle compagnie assicurative. In pratica, qualcuno si è tenuto i soldi. A fronte di questo, il Palazzo Moroni ha deciso di cancellare d'urgenza il contratto, sottoscritto a marzo, con la società che, pur avendo la sede operativa in via Valeri, aveva la sua sede legale in via Gorizia a Roma.
A ricostruire la vicenda è stato ieri l'assessore all'Avvocatura civica Diego Bonavia. «In tutta questa vicenda, c'è una sola nota positiva - ha detto - Il contratto contemplava un'assicurazione con i Lloyd's di Londra, che sancisce un principio molto chiaro: i soldi che il Comune ha consegnato al broker è come se fossero stati dati alle assicurazioni. Di conseguenza, dal punto di vista economico, per l'amministrazione il danno è pari a zero».
Ma il Comune come si è accorto che qualcosa non andava? «Molto semplicemente i telefoni della Fidelia ad un certo punto hanno iniziato a squillare a vuoto - ha spiegato Bonavina - I nostri uffici chiamavano e nessuna rispondeva. Quando abbiamo fatto una verifica al registro, abbiamo avuto la conferma dei nostri sospetti, così abbiamo revocato il contratto». Gli uffici di via Valeri sarebbero chiusi da metà giugno, con conseguente licenziamento dall'oggi al domani dei dipendenti. Per quel che riguarda il Comune, a quanto potrebbero ammontare gli ammanchi? «Come prima cosa, si tratta solo di polizze relative alla responsabilità civile di dipendenti e amministratori - afferma Bonavina - Non stiamo parlando di Rc auto o assicurazioni di immobili. Abbiamo dato il via a una ricognizione complessiva chiedendo a dipendenti, assessori e consiglieri comunali di comunicarci l'ammontare delle loro polizze assicurative. Ad oggi, però, non siamo in grado di quantificare l'ammontare della cifra». In municipio qualcuno ieri calcolava che l'ammanco potrebbe essere di 150-200 mila euro.
SERVIZIO Lunga e tormentata è la storia che lega il Comune a Fidelia. Palazzo Moroni, infatti, nel 2015 assegnò il servizio di brokeraggio assicurativo alla Assidoge Ibc di Mirano che, a dicembre dello stesso anno, finì nell'inchiesta della Corte dei Conti sui conti milionari arrivati alle Ulss, tra queste anche quella che all'epoca era l'Ulss 16. Successivamente la società venne rilevata da un imprenditore romano, cambiò nome e diventò Fidelia Ibc.
A maggio 2017 la cessione del ramo d'azienda a Fidelia srl e lo scorso marzo il Comune ha prorogato il contratto con la società fino a marzo 2021. Il Comune di Padova non è l'unico ad avere intrattenuto in questi anni rapporti con Fidelia: anche il Comune di Camposampiero infatti ha dovuto rescindere in fretta e furia il suo contratto. «Effettivamente è così- conferma la sindaca Katia Maccarone - Circa un mese fa abbiamo preso atto della situazione e abbiamo adottato una soluzione temporanea. Per fortuna dal punto di vista economico non abbiamo avuto alcun problema. A breve indiremo una nuova gara per l'affidamento del servizio». Ad essersi rivolti in passato a broker di via Valeri sono stati anche lo Iov e il Configliachi.
