Picchia la moglie di continuo, lei non ce la fa più e chiama il 112: 51enne in manette

Sabato 7 Agosto 2021 di .Eugenio Garzotto
Botte alla moglie, violenze ripetute da tempo
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ABANO - Da mesi picchiava la moglie decisa a separarsi. Una scelta che non era mai riuscito ad accettare, covando una rabbia e una frustrazione che periodicamente sfogava contro di lei con pugni e schiaffi. Fino all'altra notte, quando la poveretta, oramai esasperata e sempre più spaventata che con il passare del tempo che quei sistematici atti di violenza degenerassero in qualcosa di più grave, al termine dell'ennesima aggressione da parte del marito ha chiamato i carabinieri.
Che attorno all'1,30 sono intervenuti con una pattuglia che è entrata in casa e ha fatto scattare le manette ai polsi di M.M., 51enne residente nella zona termale, incensurato.

L'uomo dovrà rispondere di fronte al magistrato del reato di maltrattamenti in famiglia. La donna, cittadina di origine straniera, è stata anche costretta a ricorrere ai medici del pronto soccorso della Casa di cura di Abano, da dove è stata dimessa poche ore dopo con una prognosi di dieci giorni per le contusioni riportate. 

L'EPISODIO

Nel corso dell'ennesima sfuriata, l'uomo l'aveva ripetutamente colpita, strattonandola con violenza, arrivando a torcerle un braccio per poi scaraventarla sul letto. Poco o nulla la vittima aveva potuto fare per arginare la sua rabbia. Un triste copione, come lei stessa ha poi raccontato ancora in stato di forte choc ai militari della stazione termale, che l'uomo scriveva per lei senza variazioni da troppo tempo. Mesi in cui lei aveva deciso di tenere duro soprattutto per la figlia della coppia. Ma anche per il timore di ripercussioni più gravi. Fino a quando ha deciso di dire basta. Il motivo delle furibonde litigate che nel giro di pochi minuti sfociavano nella violenza, come detto, era sempre lo stesso: la decisione della donna di troncare il legame con il marito. E che lui si rifiutava anche solo di prendere in considerazione. 

IL MOTIVO

Il canovaccio di questa squallida storia era immancabilmente il medesimo: l'inizio della discussione, i toni che si alzavano e poi le bordate di insulti che sfociavano nelle mani addosso. Quella dell'altra notte è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso della paura. Una volta posto in stato di arresto, l'uomo è stato trasferito in caserma per le formali procedure di identificazione e per la notifica del provvedimento e quindi è stato trasferito nella casa circondariale di Verona, dove ora si trova a disposizione dell'autorità giudiziaria

Ultimo aggiornamento: 8 Agosto, 08:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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