Parrucchiere di 25 anni licenziato si apre un "salone" in garage: stangato

Martedì 1 Ottobre 2019 di Cesare Arcolini
Un parrucchiere
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BORGORICCO - Parrucchiere venticinquenne, dopo aver perso il posto di lavoro in un salone, ha deciso di mettersi in proprio nel garage della sua abitazione di Borgoricco. Il via vai di clienti ha indotto qualcuno a chiedere l’intervento della Polizia locale che l’ha scoperto in flagranza. Il giovane ha dichiarato di essere in attesa di trovare una nuova occupazione e si è reso disponibile per qualche prestazione da effettuare a casa sua ad amici e parenti, senza quindi ottenere a suo dire compensi in denaro. Al momento del controllo nel garage era presente anche una cliente.
 
Il “coiffeur”, un giovane del posto, aveva trasformato il garage in salone da parrucchiere, con postazioni per la realizzazione di acconciature, poltrone, specchi, zona lavaggio e alcune attrezzature professionali. Quello scoperto era di fatto un vero e proprio locale commerciale dove la clientela, specie femminile, a prezzi concorrenziali poteva recarsi per il taglio e la cura dei capelli. Nonostante tutte le giustificazioni del caso il venticinquenne è stato segnalato agli uffici comunali competenti per i provvedimenti di chiusura immediata dell’attività. Inoltre verranno applicate le sanzioni di natura pecuniaria previste dal regolamento della Federazione sull’attività di acconciatore. Rischia fino a 300 euro di multa. A ciò potrebbero seguire anche degli approfondimenti di natura fiscale, finalizzati a quantificare eventuali introiti che potrebbero essere stati sottratti a tassazione.
All’operazione ha partecipato in prima persona il vicecomandante Luca Meneghini che ha detto: «Le attività abusive sono lesive nei confronti degli operatori regolari che devono sostenere tutti i costi relativi all’apertura e la gestione di un negozio. Per i clienti - ha aggiunto - è fonte di pericolo per la salute: i prodotti professionali utilizzati rischiano di essere nocivi se usati da persone non abilitate. I locali poi sono privi di qualsiasi garanzia igienico-sanitaria. La squadra della Polizia locale della Federazione specializzata nei controlli anche a queste attività - ha concluso - ha sempre dato una risposta certa e tempestiva a tutte le richieste e segnalazioni pervenute. Le associazioni di categoria ci hanno sempre sostenuto e incentivato a procedere in tal senso».
Cesare Arcolini
Ultimo aggiornamento: 08:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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