Abano. Bonus da mille euro per i dipendenti del policlinico per affrontare il caro energia

Andrà ai lavoratori con reddito fino a 30 mila euro: potrebbero beneficiarne in 370

Mercoledì 21 Dicembre 2022 di Alessandro Mantovani
Il Policlinico di Abano dà mille euro di bonus ai dipendenti

ABANO - Fino a 1.000 euro una tantum in più in busta paga per i dipendenti, con reddito fino a 30 mila euro, del Policlinico di Abano e del Centro di Foniatria di Padova, per affrontare il caro energia. È un sostegno concreto ai lavoratori quello che le società proprietarie delle due strutture sanitarie, entrambe nel Gruppo Policlinico di Abano, hanno stabilito di erogare ai propri dipendenti a titolo di rimborso delle maggiori spese sostenute nel 2022 per le utenze domestiche. Lo hanno deciso i rispettivi Cda che hanno definito questa misura, ad personam e non tassabile, sulla base di quanto previsto nel cosiddetto Decreto Aiuti Quater che, in materia di energia elettrica, gas naturale e carburanti, ha innalzato da 600 a 3.000 euro il limite di esenzione contributiva e fiscale dei fringe benefit; ossia i beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori, comprese le somme erogate o rimborsate per il pagamento delle bollette.

Bonus da mille euro

«Con questa iniziativa - spiega Nicola Petruzzi, presidente delle due società - il Policlinico Abano e CMF intendono farsi carico degli ingenti costi dell'energia che vanno a erodere significativamente la busta paga dei lavoratori appartenenti alle fasce di reddito più svantaggiate e delle loro famiglie, in modo da offrire un supporto tangibile a chi ha contribuito anche quest'anno al raggiungimento di importanti obiettivi per le nostre Casa di Cura. Abbiamo ritenuto di condividere quanto previsto dal Governo per le fasce salariali più deboli, applicando le misure previste dal Decreto Aiuti per sostenere il potere d'acquisto dei lavoratori». I fringe benefit aziendali sono dunque benefici accessori destinati alle categorie reddituali più deboli. Nelle due strutture sanitarie la platea dei beneficiari della misura potrebbe essere di circa 370 lavoratori. «Nonostante l'incremento dei costi energetici sostenuti per il funzionamento delle strutture, che hanno visto triplicare le bollette di luce e gas, le società intendono erogare somme per un importo massimo mille euro a ogni lavoratore avente diritto.

Il contributo potrà essere richiesto anche dalle lavoratrici dipendenti in maternità, anche in ragione dell'ampliamento del nucleo familiare», conclude Petruzzi. Gli importi spettanti saranno erogati con la busta paga di dicembre 2022 (in pagamento entro il 12 gennaio 2023), previa presentazione della documentazione attestante il diritto ai benefici. In particolare, entro il 4 gennaio 2023 i lavoratori, ai quali sarà inviata una mail con tutte le istruzioni, dovranno consegnare all'ufficio personale domanda con lo specifico modulo e gli originali delle bollette per le quali si chiede il rimborso. 

Ultimo aggiornamento: 22 Dicembre, 10:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci