PADOVA - Grazie all’accordo “salva morosi” tra Comune, AcegasApsAmga spa ed EstEnergy spa nel 2022 oltre 900 famiglie padovane hanno evitato i distacchi di acqua, luce e gas. Intanto, rispetto all’anno scorso, il costo della vita in città è aumentato dell’8% e olio, latte, formaggi e uova hanno registrato un’impennata del 18%. Nonostante il calo di gas e petrolio abbia in parte reso meno aggressiva la fiammata inflazionistica che ha travolto l’Italia soprattutto l’anno scorso, sono ancora tante le famiglie padovane che devono fare i conti con il caro vita e con le difficoltà ad arrivare alla fine del mese. Proprio per questo ieri mattina a Palazzo Moroni la giunta Giordani ha rinnovato con Acegas ed EstEnergy i Protocolli operativi per sostenere i cittadini in condizioni di disagio economico nel pagamento delle utenze domestiche. Nello specifico, l’intesa permette di ridurre e prevenire situazioni anche gravi che possono determinare la sospensione o la limitazione delle forniture di acqua, gas ed energia elettrica, servizi di prima necessità per le famiglie.
Come funziona il sistema
I due Protocolli definiscono le procedure per il monitoraggio di eventuali situazioni debitorie di cittadini in carico ai Servizi Sociali e la gestione di sospensioni o limitazioni delle forniture per morosità. In pratica, quando le due società individuano il mancato pagamento di alcune bollette, trasmettono i nominativi dei morosi al Comune che valuta caso per caso e decide se è sufficiente la sola rateizzazione, oppure se è necessario mettere a disposizione delle risorse per saldare il dovuto. «Io partirei da qualche numero – ha spiegato ieri l’assessora al Sociale Margherita Colonnello –. Grazie a questa iniziativa, nel 2022 abbiamo salvato 316 famiglie dal distacco del gas, 68 dalla chiusura dell’acqua e 518 dallo stop all’energia elettrica». Questo significa che 902 famiglie l’anno scorso hanno rischiato, a causa del caro energia, lo stop alle loro utenze. «La sinergia con Acegas ed EstEnergy – ha aggiunto l’assessora - permette di sostenere concretamente tanti cittadini in difficoltà, considerato che la povertà e le situazioni di disagio economico e/o abitativo, più o meno temporaneo, coinvolgono sempre più anche nuovi soggetti non conosciuti o non ancora conosciuti dai Servizi sociali, soggetti che, seppure con redditi medio bassi, non conoscevano difficoltà economiche sin prima della pandemia».
L'aiuto
«La nostra società è al servizio del territorio e questo significa anche supportare le famiglie che stanno vivendo un momento di difficoltà economica – ha detto, invece, l’amministratore delegato di AcegasApsAmga Roberto Gasparetto - Per questo ci siamo fatti parte attiva nel rinnovo di questi protocolli finalizzati a rispondere alle esigenze dei cittadini a conferma della fattiva collaborazione e sinergia con l’amministrazione».
«Con questa iniziativa vogliamo dare un aiuto in più ai clienti che si trovano in difficoltà con i pagamenti delle bollette della luce e del gas - ha concluso Isabella Malagoli, direttore generale di EstEnergy – Per farsi un’idea del fenomeno sono sufficienti un paio di numeri: nel 2022, tra tutti i nostri clienti, non solo quelli padovani, abbiamo accordato 50mila pagamenti dilazionati, per un valore di parecchi milioni di euro. Rispetto agli anni pre Covid, l’aumento è stato del 70%. Questo accordo offre ai Servizi sociali comunali uno strumento ulteriore di protezione per i propri assistiti e consente ai clienti di contare su specifici piani di rientro a condizioni agevolate, senza applicazione di interessi, nonché abbuoni dei costi amministrativi di riattivazione dei contratti».
L'inflazione colpisce ancora
Non solo bollette. I padovani in difficoltà, infatti, devono fare i conti anche con un costo della vita schizzato letteralmente alle stelle. I dati del mese di aprile ‘23 relativi all’inflazione in città certificano, infatti, una variazione tendenziale (annua) del +8%. Mentre quella congiunturale (mensile) è pari a +0,5%. A livello nazionale l’Istat comunica che la variazione tendenziale (annua) è +8,2% e quella congiunturale (mensile) +0,4%. Analizzando i dati, si scopre che il caro prezzi colpisce soprattutto il carrello della spesa. Rispetto all’anno scorso, per esempio, l’olio è aumentato del 17,9%, il latte, il formaggio e le uova del 17,7%, pane, farina e cereali hanno, infine, registrato un rincaro del 15,4%.