Padova. Caro bollette, riunioni degli insegnanti online o in un solo edificio per combattere i rincari

L'iniziativa dell'amministrazione insieme al Provveditorato per ridurre i consumi di riscaldamento negli istituti comunali

Martedì 25 Ottobre 2022 di Alberto Rodighiero
Riunioni online o in un solo edificio per gli insegnanti

PADOVA - Mentre slitta al 2 novembre l'accensione dei termosifoni nelle scuole, arriva anche una proposta: «Per ridurre i consumi si potrebbero riorganizzare le riunioni degli insegnati». Dal momento che l'opzione settimana corta all'inizio dell'anno scolastico non ha sortito gli esiti sperati, a palazzo Moroni si stanno mettendo a punto nuove strategie per limitare i consumi nei 110 istituti di competenza comunale (dagli asili nido alle scuole materne).

Riunioni online o in un solo edificio

«Sì, nei prossimi giorni con il provveditore Roberto Natale - ha annunciato ieri l'assessore alle Politiche scolastiche Cristina Piva - scriveremo una lettera a tutti i dirigenti scolastici: fatte salve le attività dei ragazzi, l'obiettivo è razionalizzare i consumi negli edifici scolastici». Non bisogna dimenticare, infatti, che l'anno prossimo le bollette di gas ed elettricità legate agli edifici di competenza comunale (scuole comprese) rischiano di registrare un rincaro pari a 20 milioni di euro. «L'idea potrebbe essere quella di rivedere l'organizzazione delle riunioni pomeridiane tra gli insegnati che, dopo due anni di smart working, sono tornate in presenza - ha detto Piva - Si potrebbe lavorare su due fronti. Da un lato spingere sul ritorno alle riunioni online. Dall'altro per ogni istituto comprensivo si potrebbero organizzare gli incontri in una sola scuola.

In questo modo il pomeriggio sarebbe sufficiente accendere i termosifoni in un unico edificio. Mi auguro che i dirigenti possano accogliere positivamente questa prospettiva».

Riconversione energetica

L'esponente del Pd ha annunciato poi che, complici le temperature miti, l'accensione dei termosifoni prevista per ieri mattina è stata posticipata al 29 ottobre. Questo significa che i riscaldamenti entreranno in funzione dopo le festività di Ognissanti, mercoledì 2 ottobre. Intanato Palazzo Moroni guarda anche al futuro. «Già oggi 52 scuole sono dotate di pannelli solari - ha concluso l'assessore - l'obiettivo è che questi impianti, in un tempo ragionevole, possano trovare posto in tutti e 110 gli istituti di nostra competenza». Un auspicio niente affatto casuale. È della settimana scorsa, infatti, l'annuncio che il Comune punta all'autonomia energetica entro due anni grazie a 100mila metri quadri di pannelli fotovoltaici. Si cercheranno soluzioni che permettano all'amministrazione di operare una forte riduzione delle emissioni di anidride carbonica, in linea con gli obiettivi posti dalla Commissione Europea che ha selezionato Padova come una delle cento città che dovranno arrivare alla neutralità climatica entro il 2030. Se da un lato quindi è necessario convertire tutti gli impianti e i corpi illuminanti a servizio del pubblico e di competenza del Comune raggiungendo le più moderne tecnologie di risparmio energetico ed efficienza, dall'altro tramite un massiccio impiego del fotovoltaico Palazzo Moroni vuole affrancarsi dai costi incerti del mercato energetico e produrre elettricità per i suoi fabbisogni. «Stiamo procedendo a passo spedito per compiere tutte le valutazioni necessarie, tecniche quanto economiche, con l'obiettivo di una totale riconversione energetica per soddisfare il fabbisogno dell'ente - ha spiegato l'assessore all'Ambiente, Andrea Ragona - Dalle prime stime emerge che saranno necessari almeno 100mila metri quadri di fotovoltaico per ottenere un risultato soddisfacente e questa è la direzione verso cui si stanno concentrando i nostri sforzi e le nostre analisi».

Ultimo aggiornamento: 26 Ottobre, 10:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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