Padova. Caro bollette, 190 dipendenti di Confartigianato cambiano le abitudini per abbattere i consumi

Nella sede dell'associazione di categoria prende il via la green routine: più attenzione all'uso della carta e all'apertura delle finestre

Sabato 5 Novembre 2022 di Elisa Fais
Gianluca Dall'Aglio e Valentina Gigli

PADOVA - Centonovanta dipendenti di Confartigianato Imprese Padova adottano una green routine, per sostenere l'associazione nelle scelte di responsabilità ambientale e sociale adottate già da diversi anni e combattere il caro bollette.

La decisione è avvenuta dopo una consultazione interna, realizzata attraverso un sondaggio che ha permesso di conoscere le abitudini, le buone prassi e i suggerimenti di tutti i collaboratori, in merito alla gestione degli strumenti, degli spazi e dei tempi di lavoro. I piccoli gesti che aiutano l'ambiente e garantiscono il risparmio energetico sono stati riassunti nella guida Creiamo insieme una green routine, che dalla prossima settimana sarà adottata in tutte le 22 sedi del sistema Confartigianato.

Abbattere i consumi rispettando l'ambiente

«Come le aziende che rappresentiamo, così anche il Sistema Confartigianato deve intraprendere un percorso di buone prassi per abbattere i consumi energetici, rispettando l'ambiente - spiega il presidente Gianluca Dall'Aglio -. Abbiamo voluto raggiungere insieme questo risultato, partendo da una politica di ascolto di tutti i collaboratori. La partecipazione è stata straordinaria e i risultati davvero sorprendenti». Le buone pratiche green, adottate dai collaboratori di Confartigianato, sono testimoniate dai risultati emersi dall'indagine: il 94% degli intervistati pone molta attenzione alla stampa dei documenti, scegliendo il cartaceo solo in caso di reale necessità. I fogli già stampati, nell'86% dei casi vengono riutilizzati. Il 92% è attento a gestire l'apertura di porte e finestre per salvaguardare la temperatura dell'ambiente, mentre il 90% differenzia i rifiuti anche in ufficio.

Le domande aperte, previste dall'indagine, hanno messo in evidenza alcuni suggerimenti che sono stati prontamente adottati. «Molti ci hanno richiesto di introdurre lo smart working, altri di ridurre la pausa pranzo - racconta Valentina Giglio, segretario generale - per questo abbiamo deciso di modificare l'orario di tutte le sedi, sperimentando il lavoro da remoto il venerdì e anticipando la chiusura di un'ora, tenendo invece aperti gli uffici nella fascia oraria che va dalle 13.30 alle 14.30». 

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