Smog, superato il livello di allerta a Padova: scatta il semaforo rosso. Tutti i divieti

Non solo divieti alla circolazione ma anche regole per il riscaldamento e la combustione all'aperto

Giovedì 29 Dicembre 2022 di Alberto Rodighiero
Scatta il semaforo rosso per la qualità dell'aria
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PADOVA - Quello che ci attende potrebbe essere un Capodanno con i blocchi del traffico. Lo smog torna a superare il livello d'allerta, scatta il semaforo rosso e già da oggi tornano le limitazioni alla circolazione.

In teoria, fino al prossimo 8 gennaio, avrebbe dovuto essere in vigore la sospensione natalizia dei blocchi. Una limitazione che, però, può rimanere in vigore solamente quando i semafori segnano verde o arancio. Anche quest'anno, infatti, i provvedimenti sono strutturati su livelli di allerta, da verde a rosso, in funzione della qualità dell'aria, secondo un meccanismo di attivazione legato ai superamenti del valore limite giornaliero di legge per il Pm10 e alle previsioni meteo che verranno comunicati da Arpav.

Ieri dopo 10 giorni consecutivi di sforamento (il limite massimo previsto dalla legge è di 50 microgrammi di polveri sottili per metro cubo d'aria) si è passati al rosso. Di conseguenza già da questa mattina saranno in vigore tutte le limitazioni previste dal caso. «In questi casi non si può fare altro che applicare la normativa - ha commentato ieri l'assessore all'Ambiente Andrea Ragona - Tra le altre cose, con il semaforo rosso non sono previste solamente delle restrizioni per quel che riguarda la circolazione dei veicoli. Sono in vigore, infatti, anche una serie di restrizioni per quel che riguarda l'utilizzo dei sistemi di riscaldamento, sull'accensione dei falò e sull'uso dei fochi d'artificio».

Tutti i divieti

Ma cosa succede a partire da questa mattina? Con livello di allerta rosso tutti i giorni dalle 8.30 alle 18.30 (per il momento fino a domani) è vietata la circolazione di: auto e furgoni per trasporto merci (categoria N) alimentati a benzina Euro 0, Euro 1 e Euro 2; auto (categoria M) alimentati a gasolio Euro 0, Euro 1, Euro 2, Euro 3, Euro 4 e Euro 5; Furgoni (categoria N) alimentati a gasolio Euro 0, Euro 1, Euro 2, Euro 3 e Euro 4 e, dalle 8.30 alle 12.30, anche Euro 5; motoveicoli e ciclomotori (categoria L) Euro 0 e Euro 1. Inoltre per tutti i veicoli è vietata la sosta con motore acceso. Sempre con semaforo rosso, per quel che riguarda gli impianti di riscaldamento è prevista la limitazione della temperatura degli ambienti, che non deve superare i 18 gradi (con tolleranza di 2° C) negli edifici adibiti a abitazioni, uffici, attività ricreative, attività commerciali, attività sportive e attività scolastiche e i 17 gradi (con tolleranza di 2° C) negli edifici adibiti ad attività industriali ed artigianali. Inoltre è in vigore il divieto di utilizzo di generatori di calore domestici (caldaie, stufe, caminetti) alimentati a biomassa legnosa (legna, cippato, pellet) di classe 1 stella, 2 stelle e 3 stelle, in presenza di impianto di riscaldamento alternativo.

Vietatissimi anche i falò e gli spettacoli pirotecnici. Nello specifico è in vigore il divieto di combustioni all'aperto di piccoli cumuli di materiale vegetale da attività agricole e forestali, barbecue, falò rituali, fuochi d'artificio a scopo di intrattenimento e spandimento di liquami zootecnici. Complici le previsioni del tempo che non annunciano precipitazioni significative fino ai primi giorni della prossima settimana, è più che probabile che i blocchi restino in vigore anche il 31 dicembre e il 1 ° di gennaio.

La qualità dell'aria a Padova

Il nuovo semaforo rosso non fa altro confermare la pessima qualità dell'aria con cui, da decenni, deve fare i conti la città del Santo. Una circostanza che, a ottobre è stata confermata anche dal dossier: Mal'aria 2022 edizione autunnale. Verso città mobilità emissioni zero realizzato da Legambiente che, nell'ambito della campagna Clean Cities. Un dossier che fa il punto, da inizio anno ai primi di ottobre 2022, sulla qualità dell'aria di 13 città italiane al centro della campagna, mettendo a fuoco anche il tema delle politiche sulle mobilità urbana. Per quanto riguarda il Pm10, la soglia di 35 giorni da non superare con una media giornaliera superiore ai 50 microgrammi/metro cubo, già due mesi fa era stata stata ampiamente superata con almeno una delle centraline, in 3 delle 13 città analizzate. Ad ottobre, infatti erano già in codice rosso Torino, Milano e, appunto, Padova. 

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