Barriera anti-rumori, tagliato il bosco: residenti infuriati con il comune

Venerdì 29 Ottobre 2021 di Marco Aldighieri
IL BOSCO - Il comune vuole abbattere gli alberi per installare una barriera fonoassorbente

PADOVA - Il progetto dell’abbattimento di un centinaio di alberi per installare una barriera fonoassorbente su via Friburgo per contrastare il frastuono prodotto dai treni merci, ha messo sul piede di “guerra” i residenti della Stanga e di San Lazzaro.

Nel mirino è finito il vicesindaco Andrea Micalizzi colpevole, a dire del comitato Stanga capofila della protesta, di non avere capito le reali esigenze degli abitanti. Ma nel polverone è finita pure l’assessore all’Ambiente Chiara Gallani, che ha comunicato ai residenti di non essere d’accordo con il disboscamento. 


«L’assessore mi ha confermato - ha dichiarato Paolo Manfrin presidente del comitato - di volersi dissociare dall’abbattimento degli alberi e di stare a fianco dei cittadini». Insomma, la tensione tra Comune e i residenti di uno dei quartieri più popolosi della città è alta. A fare da pacere, in queste ore, ci sta provando il consigliere Luigi Tarzia presidente della commissione Sicurezza. «Fermo restando che i treni merci sono diretti all’Interporto fondamentale per la nostra città, invito il vicesindaco Micalizzi a un nuovo confronto con i residenti. Non è accettabile l’abbattimento degli alberi. Forse la barriera fonoassorbente può essere installata da Rfi» ha dichiarato. 


I FATTI
Da anni chi ha le finestre che si affacciano su via Friburgo ha chiesto l’installazione di una barriera fonoassorbente, per ovviare al troppo rumore, anche notturno, del passaggio dei treni merci. «All’inizio Micalizzi - ha proseguito Manfrin - si è reso molto disponibile e ha reso il progetto partecipato con i residenti. Noi avevamo capito che il Comune, con uno stanziamento di 600 mila euro, aveva intenzione di installare una normale barriera fonoassorbente. Ma a un certo punto il vicesindaco è sparito, senza condividere più nulla, e siamo venuti a sapere di un progetto del tutto diverso». 
Palazzo Moroni, su via Friburgo, sarebbe dunque pronto ad abbattere un centinaio di alberi per edificare una montagnola dove installare la barriera fonoassorbente. La notizia, appresa dal comitato Stanga, è stata divulgata ai residenti che si sono subito schierati in difesa del verde. 


LA DENUNCIA
Ad inizio settimana, per denunciare quanto sta per accadere, il comitato ha inviato mail al Comune, alla Regione, all’assessore Gallani e anche al corpo forestale dei carabinieri. 
“...Siamo pertanto a chiedervi la verifica ed il rispetto delle norme sui boschi, visto che nell’area succitata, esiste anche una fauna di notevole interesse. Da anni si è insediata una colonia denominata picchio verde di notevole interesse dal punto di vista faunistico oltre ad cinciarelle, civette, codirossone, capinere, cornacchie, colombelle, colombacci e tortore dal collare...” è anche riportato nell’esposto indirizzato alle istituzioni. 
«Micalizzi - ha terminato Manfrin - ha dichiarato che verranno impiantati altri alberi, ma questo non giustifica l’abbattimento di quelli già presenti. Il sospetto è che il progetto della montagnola, serva per mettere la terra di scarto proveniente dagli scavi per la realizzazione del bacino di laminazione a Chiesanuova. Il 2 novembre è il giorno dell’apertura delle buste, per vedere chi si aggiudicherà l’appalto per l’edificazione della barriera fonoassorbente. Ma per allora ci saremo già incatenati agli alberi».

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