PADOVA - L’inno moldavo cantato a squarciagola e la bandiera italiana date alle fiamme. La Procura ha chiuso le indagini sui tredici ragazzi accusati, la sera del 25 novembre dell’anno scorso in piazza Vinicio Dalla Vecchia all’Arcella, di avere bruciato il Tricolore.
LE INDAGINI
I video trovati dai carabinieri nei telefoni cellulari dei ragazzi indagati, non lasciano spazio all’immaginazione. I filmati, eloquenti, li incastrano mentre appiccano il fuoco al Tricolore il 25 novembre in piazza Vinicio Dalla Vecchia all’Arcella. Il movente, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, è una vendetta nei confronti dei residenti italiani della zona. Gli abitanti del rione sono da tempo sotto scacco del gruppo di ragazzi: la loro presenza rumorosa e maleducata disturba la tranquillità del quartiere. E chi ci vive, in più di una occasione, ha chiamato carabinieri e polizia nel tentativo di allontanarli come è accaduto quel giovedì sera. Uno sgarro per la banda di giovanissimi, tanto da bruciare la bandiera italiana cantando l’inno moldavo.
LE PERQUISIZIONI
I carabinieri della stazione di Prato della Valle, coordinati dal luogotenente Giancarlo Merli, all’inizio dello scorso dicembre hanno effettuato una serie di perquisizioni nelle abitazione dei giovanissimi e a tutti hanno sequestrato i telefoni cellulari. E negli smartphone gli inquirenti hanno trovato le prove per incastrarli. In almeno un paio di video, questi ragazzi italiani di seconda generazione, si sono filmati mentre sventolavano in aria il Tricolore, lo gettavano a sfregio in un cestino per poi darlo alle fiamme. Il tutto con sottofondo l’inno moldavo, cantato dai presenti a squarciagola. Il blitz del gruppetto di giovanissimi ai danni del Tricolore è andato in scena alle sette della sera. I residenti di piazza Vinicio Dalla Vecchia hanno osservato quanto stava accadendo dalle finestre, e non hanno esitato a contattare il 112 segnalando la presenza sulla piazzetta di almeno una quindicina di ragazzi. I responsabili hanno dato vita a una festa, quasi tutti privi della mascherina chirurgica protettiva, hanno iniziato a stappare bottiglie di spumante e ad aprire lattine di birra. Esaltati dall’alcol appena assunto, hanno sventolato il Tricolore, lo hanno gettato in un cestino e gli hanno dato fuoco. Quando i militari sono arrivati con tre pattuglie, hanno intimato ai presenti di ripulire la piazza da bottiglie e lattine. I ragazzi hanno obbedito, poi sono stati accompagnati in caserma per procedere con l’identificazione.