Banchi a rotelle finiti in magazzino, scatta l'indagine della Corte dei Conti

Giovedì 29 Aprile 2021 di Nicoletta Cozza
Vincenzo Gottardo
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PADOVA - Nel decreto di richiesta  i quesiti posti sono diversi. La Corte dei Conti, infatti, vuole una dettagliata relazione sulla questione dei "banchi a rotelle" comprati dalla Provincia di Padova con i fondi del ministero e utilizzati in parte, vuole sapere i costi sostenuti, le ragioni  e le eventuali responsabilità, sul fatto che alcuni, rifiutati dai dirigenti scolastici, siano ora stipati in magazzino. L’istanza inoltrata via pec dai giudici contabili della Procura regionale all’ente patavino fa seguito a un articolo pubblicato dal Gazzettino il 3 febbraio scorso, in cui il presidente provinciale Fabio Bui auspicava un loro intervento evidenziandone la scarsa qualità, ma la sua esternazione era riferita alla scelta presa l’estate scorsa dal Governo, con il ministro Lucia Azzolina che ne aveva caldeggiato l’uso in vista della riapertura delle scuole dopo il lockdown, per garantire il distanziamento tra gli studenti. Nell’occhio dei ciclone, accusata addirittura dalla stessa Azzolina, però, è finita la Provincia di Padova, che per prima aveva denunciato la scarsa funzionalità dei dispositivi che aveva comprato seguendo le direttive ministeriali. E alla fine si è scatenata anche la polemica politica, con la richiesta di dimissioni del vicepresidente Vincenzo Gottardo, che ha la delega al Patrimonio, il quale invece, era stato fra i primi a condividere l’opinione di Bui.

LA PROCURA 
La nota inoltrata dalla Corte dei Conti, e firmata dal sostituto procuratore generale Federica Pasero, recita testualmente: «Quanto evidenziato nell’articolo del Gazzettino 3 febbraio evidenzia una presunta ipotesi di danno erariale in relazione all’acquisto di banchi a rotelle destinati alle scuola della Provincia di Padova. Considerato quanto evidenziato nel predetto articolo, ovvero l’accatastamento in magazzino di 535 banchi banchi a rotelle in quanto “di qualità pessima e di forma incompatibile con l’utilizzo che dovrebbero avere”, con conseguente spreco di denaro pubblico per un ammontare di oltre 100mila euro, dispone che si relazioni a questa Procura. Si assegnano 30 giorni di tempo per l’inoltro di quanto richiesto». 

LA PROVINCIA
E Fabio Bui la relazione dettagliata l’ha già girata ai giudici contabili. «Ho fornito tutti i chiarimenti alla Corte dei Conti - ha osservato il presidente - evidenziando che gli uffici hanno agito all’insegna della massima correttezza e che le procedure sono state rigorose, in quanto siamo stati obbligati dal ministero a procedere con l’acquisto, perché ci era stato detto di utilizzare proprio quella tipologia di banchi a rotelle, comprati come indicato dalla Azzolina, dopo avere chiesto ai presidi quanti ne volevano, ma qualcuno poi li ha mandati indietro: sono nel nostro deposito a disposizione delle scuole che li richiederanno. È stata creata ad arte una polemica sterile e infondata, per motivi politici, che sono estranei a questa presidenza. Chiunque volesse conoscere l’iter può rivolgersi al sottoscritto e avrà delucidazioni banco per banco».
«Certo - ha osservato Gottardo (Forza Italia) - ho sottolineato la scarsa qualità dei banchi, peraltro evidenziata anche da alcuni presidi, che non li hanno voluti.

Sono nel deposito dove si trovano anche banchi normali, cattedre e altro materiale scolastico, che verrà ricollocato. Non capisco perché sia scoppiato questo caos, dato l’impegno che la Provincia sta dimostrando nei confronti di tutto il territorio». E l’altro vice presidente, Marcello Bano (Lega), invece, ha rilanciato la polemica: «Ho chiesto una relazione sul perché sono stati comprati anche se sono inadeguati, ma nessuno mi ha risposto. Comunque non ho invocato le dimissioni di Gottardo, ma se fossi al posto suo le avrei già presentate». 

Ultimo aggiornamento: 17:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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