Ray, il piccolo eroe conquista la vetta, riuscito l'intervento negli States: «L'ultima operazione tra quattro anni»

Giovedì 7 Aprile 2022 di Michelangelo Cecchetto
Ray con mamma Sara e papà Mirco

CITTADELLA - Qualche giorno per smaltire la differenza di fuso orario mentre è già più facile adattarsi ai meno 20 gradi centigradi rispetto alla Florida. Dopo nove mesi, è ritornato a casa martedì, 5 aprile,  Ray Zanetti, 6 anni compiuti ad ottobre, con mamma Sara Securo e papà Mirco. Gioia per essere ritornati nel proprio paese e soprattutto tra gli affetti e gli amici, mista ad un po’ di nostalgia perchè negli Stati Uniti si sono creati forti legami. Ma se come si suol dire, la vita deve continuare, dopo il delicato intervento chirurgico e la fisioterapia, per Ray la vita continua, eccome, con ottime prospettive. 

LA SPERANZA
Questa è la notizia che tutti attendevano, per primi i genitori:«L’intervento chirurgico è andato molto bene come pure la fisioterapia, svolta anche in acqua, tanto dura, ma che ha dato i suoi frutti.

Per almeno 3-4 anni, a parte un esame radiologico all’anno per la valutazione della crescita, Ray avrà una vita assolutamente normale, poi sarà necessaria un’altra operazione che probabilmente sarà l’ultima. È stato bravo e non lo diciamo perchè è nostro figlio. Con tutto il nostro cuore, diciamo grazie - sottolineano Sara e Mirco - alle mille persone che hanno reso possibile l’impossibile. Grazie per aver sostenuto il cammino di Ray credendoci fino alla fine assieme a noi». 

L’ITER
Un cammino che non è terminato, ma che, paragonandolo ad una strada, da tortuosa e piena di insidie, ora diventa pianeggiante, su fondo solido. Il primo intervento chirurgico Ray lo ha avuto a due anni, questo è stato l’undicesimo. Gli è stata diagnosticata una malattia rara, la neurofibrimatosi con pseudoatrosi tibiale alla gamba destra. 
Ci sono state anche altre complicazioni. Ultima spiaggia è stato affidarsi alla costosa clinica statunitense del chirurgo Dror Paley. In Italia purtroppo nessun risultato ed il rischio di amputazione. Di qui un’importante mobilitazione chiamata Per il cammino di Ray, con tante iniziative che hanno permesso di raccogliere i fondi necessari: 200mila dollari. Non ci si deve fermare. «Quello che Paley ci aveva detto si è verificato - continuano i genitori - C’è stato l’allungamento di 4 centimetri, il futuro intervento sarà quello per sostituire il chiodo tibiale e sistemare il piede della gamba sinistra, quella sana, dalla quale a Genova avevano tolto il perone impiantandolo nella gamba sana, purtroppo senza risultati». La famiglia ora deve ricominciare dividendosi tra Cittadella e San Giuseppe di Cassola (Vicenza) dove c’è lo Zelig pub che gestiscono. Ray proverà, anche se mancano due mesi, ad inserirsi in prima elementare.

Essenziale continuare a sostenere Il cammino di Ray con bonifici alla filiale di viale Venezia, a San Giuseppe di Cassola, della Banca di Credito Cooperativo San Giorgio Quinto e Valle Agno, Iban: IT 51C0880760260000000074923. 

Ultimo aggiornamento: 10 Aprile, 18:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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