Bimbo morto in piscina, spunta l'ipotesi di una spinta fatale mentre giocava

Giovedì 12 Agosto 2021 di Marina Lucchin
Christian Menin
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PADOVA - Christian Menin stava giocando con un altro bambino pochi minuti prima di finire dentro la piscina. È un punto chiave dell’indagine, coordinata dal pubblico ministero Roberto D’angelo, sulla morte del piccolo di sei anni ritrovato privo di sensi nella vasca del polo natatorio di San Pietro in Gu, lunedì 9 agosto intorno alle 13, e poi deceduto in pronto soccorso pediatrico a Padova poco dopo. Alcuni testimoni e anche i genitori avrebbero visto il bimbo di sei anni assieme all’amichetto che conosceva perché faceva calcio con lui. L’ulteriore ipotesi è che il bimbo di sei anni sia finito in acqua mentre stava giocando, forse con una spinta totalmente involontaria.

Un particolare che non cambierebbe la posizione degli adulti coinvolti, ma potrebbe spiegare la dinamica di quanto avvenuto quel maledetto lunedì pomeriggio. 

LA SITUAZIONE
Indagati sono la responsabile di Conca Verde, che gestisce l’impianto, Michela Campana, 41 anni, i bagnini Diego Poletto, 43, e Maya Serraglio, 22, e infine i genitori di Christian, Emanuele Menin, 30enne, e Lisa Toniato, 26 di Limena. In particolare proprio papà e mamma del piccolo sarebbero nella posizione più grave per non aver controllato Christian che non indossava i braccioli perchè aveva detto che avrebbe giocato col pallone nel prato. Diversa invece quella della responsabile della struttura e dei bagnini: se l’organizzazione del polo fosse in regola con le norme di sicurezza e se il primo intervento fatto sul bambino è stato eseguito secondo tutti i crismi richiesti, la loro posizione potrebbe essere messa da parte.

L’AUTOPSIA
A chiarire qualche dubbio sarà l’esame autoptico sul corpo del bambino. L’affidamento dell’incarico a Andrea Porzionato, docente di Anatomia nell’Università di Padova, avverrà oggi, 12 agosto, alle 12 in procura. I difensori dei cinque indagati potranno essere presenti e nominare, a loro volta, un esperto di fiducia per presenziare all’esame. L’avviso di garanzia, infatti, consente di svolgere tutti gli accertamenti disposti dalla procura, garantendo al massimo il diritto alla difesa delle parti coinvolte. Poi seguirà l’autopsia che chiarirà se sul corpo del bambino ci siano dei segni che potrebbero evidenziare una caduta che gli abbia fatto perdere i sensi, causando poi l’annegamento, o se il piccolo sia stato colto da malore. Non aiuteranno a capire la dinamica, invece, le telecamere di videosorveglianza dell’impianto, in quanto non ci sono filmati utili in tal senso. 
Continua intanto l’attività dei carabinieri, della Compagnia di Cittadella e del Nucleo investigativo del comando provinciale, che stanno raccogliendo in questi giorni quanti più elementi possano spiegare come sia avvenuta questa tragedia. Fondamentali sono le testimonianze dei presenti, comprese quelle dei bagnini e dei genitori della piccola vittima finita ancora non si sa come in una vasca da 123 centimetri di profondità, superiore alla sua altezza. 

I DUBBI
L’obiettivo delle indagini è quello di svelare il motivo per cui il piccolo è finito in acqua. Il punto nero della vicenda è il blackout di quei pochi minuti da quando Christian giocava sotto gli occhi dei genitori e il suo ritrovamento nella piscina. Com’è stato possibile, poi, che, nonostante le vasche e il prato adiacente fossero gremiti di bagnanti, nessuno si sia accorto del fatto che il bambino stava avendo dei problemi. Il che lascia pensare che Christian non abbia urlato e nemmeno abbia annaspato in acqua. Proprio questo dettaglio fa propendere per l’ipotesi del malore improvviso. Oppure, appunto, per un tragico incidente, magari durante il gioco: Christian potrebbe essere caduto o inciampato e aver battuto la testa, perdendo così i sensi. Motivo per cui sarebbe annegato senza che nessuno se ne sia accorto. Una spiegazione che potrebbe dare un senso alla tragedia, ma che non potrà sollevare dalle responsabilità i genitori che dovevano controllare il figlioletto.
 

Ultimo aggiornamento: 13 Agosto, 10:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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