Bimba di 4 anni morsa dal cane, gli esperti: «I cani non sono aggressivi, dipende dal padrone»

Sabato 8 Aprile 2023 di Marco Miazzo
Bimba di 4 anni morsa dal cane, gli esperti: «I cani non sono aggressivi, dipende dal padrone»

PADOVA  - «Spesso si pensa che ci siano delle razze di cani per indole più aggressive di altre, a livello scientifico questa tesi non ha alcun fondamento ed è piuttosto il contesto in cui il cane viene allevato ad essere determinante». Paolo Mongillo, docente di Fisiologia ed Etologia veterinaria del Bo ed esperto di comportamento del cane, spiega come spesso alla radice dell’aggressività dei cani ci sia l’uomo: «L’opinione pubblica crede che l’aggressività sia un fattore genetico che cambia di razza in razza. In realtà le ricerche scientifiche ci provano che questa tesi non ha alcun fondamento, si tratta piuttosto di un mito da sfatare: la scienza ci dice che è il contesto in cui il cane viene cresciuto e le scelte del proprietario che ne determinano l’aggressività». Una riflessione che arriva a seguito del caso della bimba di 4 anni morsa a Monselice dal cane del vicino di casa
Con “scelte del padrone” il ricercatore del Bo intende sottolineare quanto siano influenti le motivazioni che ci portano a scegliere il nostro Fido, spesso infatti sono gli stessi padroni a volere un cane aggressivo. «Ad essere veramente determinante è la gestione del cane da parte del proprietario. - continua Mongillo- In particolare sono cruciali i primi mesi di vita di un cane, perché è in questo arco di tempo che avvengono processi attraverso cui l’animale impara a stare bene con altri cani e persone, se questo non avviene in maniera adeguata è difficile se non impossibile che questo avvenga dopo». 

Sulle motivazioni che stanno alle radici dei frequenti episodi di aggressioni è importante ricordare che il cane reagisce in base agli stimoli ambientali che lo circondano: «Motivazione principale dell’aggressività di un cane, - sottolinea il ricercatore del Bo - è nella maggioranza dei casi determinata da situazioni di paura in cui il cane prevede un pericolo o qualcuno che gli sta facendo del male, come un bambino che gli tira la coda. Il proprietario magari non si rende conto dello stato d’animo del cane perché ha difficoltà nel leggere il comportamento dell’animale. I cani comunicano prima di aggredire e manifestano alcuni segnali di disagio (leccarsi le labbra, abbassare la testa, tensione sul collo, ringhiare sono tutti segnali che anticipano l’attacco). Si tratta di aspetti del comportamento non sempre semplici da cogliere, soprattutto per i non esperti». 
Gli episodi che più colpiscono sono quelli che vedono coinvolti i bambini, è utile sapere che il rapporto cane-bambino può essere problematico. «Per il cane i bambini non sono adulti, né per forza sanno equipararli agli esseri umani perché si muovono in maniera diversa dagli adulti, a volte urlano, hanno movenze meno controllate, tutti ingredienti che spaventano il cane e rendono il bambino meno in grado di fermarsi o allontanarsi in caso di un incombente aggressione. Cani e bambini non dovrebbero essere lasciati mai insieme senza la supervisione di un adulto». 
 

LA SOCIALIZZAZIONE

Anche la criminologa Barbara Grassilli raccomanda attenzione nella gestione di cani di grossa taglia: «Fin da piccolo il cane va fatto muovere ed interagire con l’ambienti circostante, se lo si tiene in un recinto diventa per forza aggressivo, è inoltre importante farli socializzare con le persone e con i bambini fin da subito». Per quanto riguarda i cani molossi secondo Grassilli sarebbe utile un patentino per i proprietari, da rilasciare dopo un corso apposito: «C’era già stata una proposta di legge per inserire il patentino formativo, troppo spesso vedo casi in cui i padroni prendono cani di razze con corporatura molto robusta che possono essere armi letali. Ricordiamo inoltre che per legge il molosso è vietato a pregiudicati e non a caso personalità malavitose scelgono questi cani. In altri casi i padroni sono ragazzi esaltati che per riscattare una personalità fragile cercano di compensare con un cane di grossa taglia. Basterebbe aver molta più consapevolezza e ovviamente sempre museruola e guinzaglio nei luoghi pubblici». 
 

Ultimo aggiornamento: 08:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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