La badante si fa intestare casa e auto e porta via 230mila euro all'anziano

Giovedì 13 Agosto 2020 di Marina Lucchin
La badante si fa intestare casa e auto e porta via 230mila euro all'anziano
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PADOVA Era entrata nella casa dell'anziano per fargli da badante, ed è riuscita, anche grazie alla complicità del figlio, a sottrargli nel giro di poco più di un anno quasi 230mila euro, facendosi intestare una casa e un'auto, e prestare denaro contante. 

L'amministratore di sostengo dell'82enne padovano assistito dalla donna, Yevgeniya Neglyad un'ucraina di 64 anni, si è accorto dei consistenti ammanchi nei conti correnti e ha allertato i fratelli dell'uomo che hanno sporto denuncia per furto in abitazione e circonvenzione d'incapace in concorso. Il giudice per le indagini preliminari Margherita Brunello, su richiesta del pubblico ministero Roberto D'Angelo, ha disposto un sequestro preventivo ai danni dei due stranieri: l'auto, una Nissan Pulsar, e l'appartamento, che si trova appena al di là del confine Veneziano, sono stati affidati all'amministratore di sostegno dell'anziano, disabile e con una forma di demenza. 

LA SITUAZIONE
Le vicine di casa dell'82enne hanno raccontato agli inquirenti che la badante dell'anziano, particolarmente mite e danaroso, fin dal suo arrivo come dipendente aveva mostrato un atteggiamento imperativo, determinata in particolare a gestire il patrimonio del suo assistito. 
Le vicine hanno raccontato che una volta si era presentata a loro assicurando che «il complesso era tutto suo e che dovevamo assoggettarci alle regole che lei imponeva». E addirittura la donna era stata vista portar via dalla casa dell'82enne, con la complicità del figlio 36enne, Serhiy Nehlyad del mobilio. Motivo per cui i due sono indagati anche per furto in abitazione e non solo per circonvenzione d'incapace. 

I CONTI
L'amministratore di sostegno dell'anziano aveva notato una continua uscita di liquidità dai suoi conti correnti, tanto da mettere in difficoltà economica l'uomo. La serie di rilevanti uscite di denaro erano iniziate nel novembre 2018, dopo poco che la badante aveva preso servizio. La donna aveva convinto l'anziano a firmare un assegno da 18mila euro per acquistare la Nissan e uno da 47mila per comprare l'appartamento nel Veneziano. Inoltre in 43 operazioni allo sportello bancomat, sono stati prelevati 35.700 euro, senza contare i vari prestiti fatti dall'anziano sia alla badante - per la bellezza di oltre 103mila euro - che al figlio di lei, per 25.700 euro. In poco più di un anno e mezzo, secondo quanto appurato dalle indagini, i due hanno sottratto all'anziano 229.600 euro, ripulendo, di fatto i suoi tre conti correnti. 
Salvi solamente i soldi impegnati in qualche fondo o investimento, anche se la badante, che si presentava in banca con il suo assistito, era riuscita a svincolare delle polizze per oltre 70mila euro pur di avere la necessaria liquidità per svolgere i suoi affari.
Ultimo aggiornamento: 14 Agosto, 09:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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