PADOVA - Il lavoro degli agenti della squadra Mobile è sui dettagli. La base di partenza, però è certa: ci sono gli episodi di risse notturne a Piazzale Cuoco, alla Guizza, e ci sono una serie di nomi di minorenni già identificati e con un passato turbolento nel quartiere a sud della città: sei, in totale, alcuni dei quali già fermati dalla polizia nelle scorse settimane.
GLI IDENTIKIT
Prima che piazzale Cuoco finisse sugli altari della cronaca per le nottate di violenza delle scorse settimane, gli agenti della Questura avevano identificato quattro ragazzi segnalati da più parti come protagonisti di una serie di episodi capaci di mettere in ansia residenti e negozianti della Guizza. Sono italiani di seconda generazione (cioè nati in Italia da genitori stranieri) e sono tutti minorenni, tra i 15 e i 17 anni. Ciascuno di loro vive, con la famiglia, attorno al piazzale. Più volte erano stati indicati da chi vive e lavora nel quartiere per dei comportamenti da bulli di rione che hanno spinto le Volanti a presidiare la zona, fermarli e schedarli.
L’INCROCIO
Quei nomi e quelle fotografie ora si stanno incrociando con i video amatoriali che hanno immortalato l’ultima rissa, la notte tra il 21 e il 22 settembre. Non è facile perché i volti ripresi nel video di uno dei residenti non sono del tutto visibili. Compito degli agenti della polizia è capire le identità dei ragazzi coinvolti nella rissa in piazzale Cuoco e poi affiancarli alle cartelle sui minorenni baby-bulli identificati nelle scorse settimane alla Guizza. Il risultato dovrà essere comparato anche con i racconti e le immagini della prima rissa avvenuta a Ferragosto, quella che aveva acceso i riflettori sul quartiere, con i residenti a chiedere maggiore sicurezza. Nelle immagini dello scontro tra giovani di metà settembre compaiono anche degli adulti, pure loro persone che sarebbero già note alle forze dell’ordine. Ma in questo caso più che partecipare alla zuffa e aumentare la tensione, la ripresa video sembra mostrare comportamenti molto più simili a quelli di chi vuole mandare via delle persone senza cercare lo scontro.
I DUE DENUNCIATI
Quella di piazzale Cuoco è una zona ora al centro delle polemiche sulla sicurezza. A inizio settimana nello stesso luogo dove si sono verificati gli scontri tra i giovani violenti, la polizia ha arrestato un 35enne pusher tunisino. Nella stessa operazione gli agenti della Mobile hanno anche denunciato al tribunale dei Minori di Venezia due under18 stranieri trovati, ciascuno, in possesso di un coltello, uno dei quali intriso di sostanza stupefacente. Accompagnati in Questura e identificati, sono stati denunciati per il possesso ingiustificato di armi e di strumenti atti ad offendere e poi affidati ad una comunità cittadina. I due non fanno parte dei quattro minorenni sui quali la polizia sta già indagando. La giovane età e il fatto che in tasca avessero un coltello e della droga, spinge all’ipotesi che la loro presenza alla Guizza non fosse casuale, accomunandoli agli altri.
LA SICUREZZA
Presidio fisso e occhi aperti in tutta la Guizza. Questo il piano messo a punto dalle forze dell’ordine e dalla polizia locale dopo le risse e le richieste d’aiuto da parte dei residenti per via della paura che si è diffusa a causa di risse notturne fra bande e incursioni di spacciatori nel quartiere. Gli appostamenti sono iniziati la scorsa settimana.