Albignasego. Daniele Maran, consigliere in Comune e Babbo Natale: «Porto un sorriso ai bimbi»

Le code di bambini hanno sfiorato i 200 metri per consegnare la letterina a Santa Claus in piazza del Donatore

Venerdì 23 Dicembre 2022 di Iris Rocca
Il consigliere Daniele Maran interpreta Babbo Natale

PADOVA - Che esista Babbo Natale è assodato. Che possa barcamenarsi da solo in un'unica notte, lascia ancora qualche dubbio. Ad assisterlo però in provincia di Padova, e in particolare nella zona di Albignasego, soprattutto nella fase di ricezione delle richieste e nella logistica delle operazioni di consegna, è un suo degno alter ego che, quando è in borghese, veste anche i panni del consigliere comunale con delega alla Protezione civile. Così, è proprio dalla tenda color verde militare che il gruppo di volontari ha allestito nel parco di Villa Obizzi che Daniele Maran si è cimentato anche quest'anno nell'accogliere i più piccoli nei weekend che hanno preceduto la vigilia di Natale.

Letterina alla mano, le code di bambini sono arrivati a sfiorare i 200 metri la scorsa domenica, quando il sole scaldava piazza del Donatore.

Un Babbo Natale speciale

Qualcuno più timido non si staccava dalla mano di mamma e papà, qualcuno più diffidente tirava la barba incredulo «provocandomi non poco dolore!» assicura Babbo Natale. Vestito rosso ben allacciato e pancia frutto di un'infinità di bagordi natalizi, che faticosamente gli consentono di salire sul quad preparato apposta per lui più avvezzo alle slitte durante la sfilata dei Babbi in moto. È un Santa Claus che vanta un curriculum di almeno 10 anni in cui, alla voce esperienze pregresse, sono riportati anche un video promozionale per il Caffè Pedrocchi e alcune visite a Casa Priscilla, «così, per portare un sorriso» spiega Maran sollevando la barba bianca. «Negli anni ho accumulato anche qualche esperienza poco felice da parte di persone, adulti e bambini, che si rivolgono a me a cuor non troppo leggero - aggiunge - La mia missione è quella di strappare un sorriso a tutti e spiegare che il regalo più grande è volersi bene, un valore che i più piccoli già conoscono istintivamente e che talvolta sono gli adulti a deviare». Nessuna lista della spesa a base di doni materiali da presentare a questo Babbo Natale, ma solo letterine cariche di sogni. «I bambini più spavaldi li fermo subito dicendo che non voglio sapere cosa vogliano da me, ma cosa possono dare loro. Quale sia il carico di affetto che pensano di destinare a mamma e papà, ai fratellini come agli amici e compagni» ammonisce Babbo Natale, sotto l'abito storico di velluto che mamma Maran cucì qualche decade fa e ancora cade a pennello.

L'emozione dei bimbi

«Sì, perché Babbo Natale non può vestire male: per i bimbi è un personaggio importante e non si può ledere il momento dell'incontro con la magia. Questo ruolo custodisce un'enorme responsabilità: quella di non rovinare i sogni dei bambini» racconta. A sfilare di fronte a lui, a sedere sulle sue gambe o a chiedere una foto sono per lo più dei nanerottoli tra i due e gli otto anni, rigorosamente insieme ai genitori, che talvolta subiscono le critiche dell'anziano giunto dal Polo Nord. «Li metto in imbarazzo interrogando anche loro, chiedendo se siano stati buoni!». E? «I bambini sono la voce della verità. E me lo dicono sempre quando a voi grandi sfugge qualche parolaccia! È per quello che smetto di portarvi i regali».

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Ultimo aggiornamento: 14:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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