PADOVA - No al licenziamento collettivo e alla verifica delle condizioni per attivare la cassa integrazione per cessata attività. L'azienda Rinascente ha respinto le richieste avanzate dai 39 dipendenti del negozio di Padova, che chiuderà i battenti a metà febbraio. L'azienda ha comunicato la sua posizione nel corso dell'incontro con i sindacati e l'assessore regionale Elena Donazzan, che si è svolto in Regione.
Con le loro richieste, i 39 dipendenti puntavano a ottenere un arco di tempo ragionevole per trovare un'altra occupazione. In compenso, l'azienda si è detta disponibile a rivedere al rialzo le cifre dell'incentivo, giudicate troppo esigue e quindi irricevibili. «Le lavoratrici e i lavoratori - ha dichiarato Marquidas Moccia, segretaria della Filcams Cgil di Padova - chiedono una nuova proposta dignitosa e congrua, in considerazione delle perdite di salario determinate dalla chiusura anticipata della sede rispetto alla scadenza del contratto d'affitto, prevista nell'autunno 2020».
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