PADOVA - L'allarme di Lorenza Sanavio, presidente dell'Associazione Volontari Ospedalieri/AVO di Padova, era esplicito: "In pediatria le mamme devono assistere per giorni e giorni i figli ricoverati, e con il Covid non possono muoversi e diventa difficile far arrivare il pasto da casa: per molte di loro acquistarlo in ospedale è un problema economico non trascurabile."
Alcuni dipendenti della Guardia di Finanza di Padova hanno voluto rispondere all'emergenza con un'offerta che ha consentito un primo avvio del servizio. "Grazie a questo contributo - continua Lorenza Sanavio - siamo partiti con 350 buoni pasto ospedalieri che per ora, a causa dell'emergenza che non ci consente di entrare nei reparti, saranno distribuiti dai coordinatori infermieristici nei reparti di Pediatria, dove riscontriamo le necessità più urgenti".
"L'obiettivo - rilancia la Presidente AVO - è attivare la rete di volontari AVO per allargare il servizio in altri reparti dove è necessaria l'assistenza familiare a tempo pieno: il momento è difficile anche economicamente, e i casi di necessità che ci vengono segnalati sono continui.
L'AVO, operativa a Padova dal 1981, è presente con 300 volontari che prestano servizio nell'Azienda Ospedaliera di Padova, nell’Istituto Oncologico Veneto, nell'Ospedale di Comunità Civitas Vitae OIC, nell’Istituto di Riposo per Anziani Palazzo Bolis AltaVita IRA, negli Ambulatori di Casa ai Colli dell’ULSS 6 Euganea, con una presenza costante al servizio della collettività: "Quella di Padova è una grande macchina sanitaria e assistenziale e, in un momento così complesso, dobbiamo essere pronti a rispondere alle nuove richieste di aiuto." conclude la Presidente AVO.
L'Associazione AVO accoglie, aiuta e ascolta i malati nei momenti di difficoltà, offre sostegno ai parenti, fornisce informazioni sull'uso dei servizi ospedalieri, favorisce la collaborazione con il personale sanitario e promuove la cultura della solidarietà.