Anguillara. Auto nel Gorzone, poliziotto si getta per salvare anziano: trovati morti abbracciati dopo una notte di ricerche

L'agente è riuscito ad afferrare il 70enne e per un momento sembrava avercela fatta. Poi si sono inabissati. L'agente, hanno spiegato i soccorritori, tratteneva ancora vicino a sè il corpo dell'automobilista

Sabato 4 Marzo 2023 di Redazione Web
Trovati privi di vita, erano finiti nel Gorzone

ANGUILLARA - Sono andate avanti senza sosta le ricerche di Valerio Buoso, 75 anni, e Domenico Zorzino, 48 anni, inghiottiti dalle acque del Gorzone. I vigili del fuoco non hanno riposato un attimo e sono andati avanti tutta la notte a cercarli. Poco dopo mezzogiorno i corpi sono stati ritrovati. Le due vittime erano in un punto seminascosto del fondale, a una decina di metri da dove si era inabissata l'auto.

L'agente, hanno spiegato i soccorritori, tratteneva ancora vicino a sè il corpo dell'automobilista.

Cosa è successo

Ieri pomeriggio Buoso si trovava sull'argine fra via Ca’ Matte e via Cannaregio per far legna. Ad un certo punto ha visto l'auto muoversi, dritta verso il fiume. Disperato, si è messo davanti al veicolo, cercando di fermare la sua corsa. Ma era in estrema difficoltà. In quel momento passava Zorzino, poliziotto del Reparto prevenzione crimine del Veneto, che stava facendo jogging. L'agente ha urlato al 70enne di spostarsi, di togliersi da lì. Troppo tardi. Auto e anziano sono finiti nel fiume. Zorzino ha chiamato il 113 che per competenza lo ha direzionato al 112. «Mi tuffo e cerco di tirarlo su» ha detto all'operatore. Si è tolto le scarpe, lo zainetto, ha lasciato il cellulare sull'erba e si è gettato in acqua senza pensarci due volte. Un testimone ha detto di aver visto la scena: i due uomini sono stati visti risalire, Zorzino ce l'aveva fatta a prendere Buoso. E poi sono scomparsi giù di nuovo.

Il cordoglio

«Il Capo della Polizia, prefetto Lamberto Giannini e le donne e gli uomini della Polizia di Stato si stringono intorno alla famiglia del poliziotto eroe assistente capo coordinatore Domenico Zorzino, in servizio presso il Reparto Prevenzione Crimine Veneto che ha sacrificato la propria vita nel prestare soccorso ad un anziano automobilista - si legge in una nota - Il poliziotto, esempio di eccezionale altruismo, libero dal servizio, nella serata di ieri ha notato un’auto che si stava inabissando nel canale Gorzone ad Anguillara Veneta, e dopo aver chiamato i soccorsi, non ha esitato a gettarsi in acqua per salvare il conducente. Purtroppo nella mattinata odierna il fiume ha restituito i loro corpi. Il poliziotto lascia la moglie ed un figlio diciassettenne. Il Capo della Polizia Giannini esprime il proprio cordoglio per la grave perdita che addolora tutti i poliziotti che quotidianamente operano per la sicurezza dei cittadini».

«Non esito in casi come questo ad utilizzare la parola ‘eroe’ per definire il poliziotto che ha dato la propria vita nel tentativo di salvarne un’altra, quella di un anziano la cui auto era finita in un canale. Domenico Zorzino, questo il nome dell’eroe, è un esempio di eccezionale altruismo e di come l’impegno e la dedizione vadano ben oltre il proprio lavoro e non si esauriscano una volta smessa la divisa di ordinanza - ha detto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia - Alla sua famiglia, ai suoi cari e a tutti i colleghi porgo le mie condoglianze, che si uniscono a quelle rivolte ai familiari dell’automobilista. Grazie ai vigili del fuoco, che hanno svolto con impegno e abnegazione il loro lavoro».

«Siamo immensamente addolorati alla notizia della morte del collega Domenico Zorzino che, da autentico eroe, non ha esitato a gettarsi nell’acqua gelida per tentare di salvare un anziano nel Padovano, così come per la scomparsa del 70enne che lui voleva aiutare a qualsiasi costo - sono le parole di Valter Mazzetti, segretario generale Fsp - Ci stringiamo con affetto immenso e con solidarietà profonda e non formale alle famiglie, agli amici, e ai colleghi della questura di Padova, dei quali conosciamo il dolore e lo strazio che ne attanaglia il cuore. A loro vogliamo dire che il pensiero di un poliziotto e un uomo straordinario come Domenico resterà per sempre un esempio luminoso che indicherà la strada non solo a chi porta una divisa, ma anche a tutti gli altri cittadini. La generosità, l’alto senso del dovere, la vera preoccupazione per la vita altrui sono racchiusi nell’immagine di Domenico, scrigno prezioso che serberemo gelosamente. Ad altre persone, che non brillano nella nostra società per senso del rispetto umano e professionale verso donne e uomini in uniforme, vogliamo mostrare che i questurini sono così… danno la vita per gli altri. Tutti i colleghi sono affranti in questo giorno di dolore e, prima che partano fiumi di parole di cordoglio meritatissimo ma non sempre sincero e sentito, crediamo che molti dovrebbero riflettere di più, e qualcuno dovrebbe vergognarsi profondamente»

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Ultimo aggiornamento: 8 Marzo, 14:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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