PADOVA - Il risultato della selezione di nuovi conducenti del tram ha visto solo 5 dei 22 aspiranti ottenere il patentino. Un numero che ha suscitato diversi interrogativi fra i sindacalisti di Adl Cobas. «Considerata la scarsità di autisti, ci chiediamo chi guida e guiderà i tram - esordisce Stefano Pieretti, portavoce nazionale del sindacato -. Fa specie come il direttore di esercizio del tram e dei servizi tecnici e manutenzione, Alberto Cavallini, sia stupito dell'esiguo numero di promossi. L'amministratore delegato Gino Colella e Cavallini non si sono chiesti perché gli autisti abbiano così poca voglia di guidare il tram? Condurre il Sir comporta un relativo controllo sul mezzo che è guidato dalla rotaia, ma chi lo conduce ha molteplici compiti, tra questi azionare gli scambi, fare attenzione a pedoni, bici, monopattini: cose che comportano un grande stress, tutte a titolo gratuito. Nella vicina Venezia i conduttori del tram godono di un'indennità e di stipendi adeguati, cose sconosciute in Busitalia».
Pieretti spiega di aver partecipato nei giorni scorsi a un forum sui trasporti organizzato in città da Agenda 21, al quale era presente anche Colella. «L'amministratore delegato ha delineato un futuro talmente roseo che già sarebbe sufficiente venisse realizzato un decimo di quanto annunciato per avere un trasporto pubblico adeguato - puntualizza il sindacalista -.
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