Padova. Covid e bollette, aumentano i divorzi soprattutto nella fascia 50-60 anni

Nel 1991 sono stati celebrati 1.082 matrimoni, nel 2021 appena 481. Un calo del 55%

Venerdì 27 Gennaio 2023 di Mauro Giacon
Aumentano i divorzi

PADOVA - In dieci anni il numero dei divorzi è aumentato del 65 per cento. Siamo passati da 18.380 separazioni a 30.436. In città la percentuale è salita del 47 per cento. Questo significa che è la provincia ad avere aumentato di più, tanto è vero che ci sono dei comuni che hanno addirittura raddoppiato i casi.

Il maggior numero di coppie che si separano si colloca fra i 50 e i 60 anni. In particolare nel 2021 a Padova e provincia il numero maggiore lo hanno registrato i 57enni con 1.304 casi, ma l’anno prima erano i 56enni con 1.259. Molto meglio le altre classi d’età dove addirittura il trend è diminuito negli ultimi tre anni. Il totale degli under 50 divorziati infatti era di 9.433 persone nel 2019. Che sono diventate 9.184 nel 2020 e 8.940 nel 2021. Con una variazione del 5,2 per cento in meno.

Aumentano i divorzi: le cause

«La crisi di coppia, come dimostrano i dati Istat elaborati dall’Adico, è un fatto purtroppo consolidato da alcuni lustri. La principale novità degli ultimi anni anche nel Padovano è che siano in netto aumento i divorziati ultra50enni e ultra60enni, età nelle quali c’è ancora un forte fermento sentimentale e si ha ancora voglia di mettersi in gioco - dice il presidente Carlo Garofolini - Tramite il nostro sportello riservato proprio alle separazioni e ai divorzi brevi, confermiamo che anche per i padovani i social stanno influendo molto sulla rottura dei matrimoni mentre la conflittualità aumenta con l’arrivo dei figli».
«Il Covid da questo punto di vista non ha certo aiutato, visto che molte coppie hanno dovuto vivere chiuse in casa per intere settimane il che non ha certo favorito l’armonia e la serenità. Dal nostro punto di vista, in questo momento la conflittualità dipende soprattutto dalla crisi economica, dall’inflazione dalle bollette alle stelle. E all’orizzonte non intravediamo certo una possibile inversione di tendenza».

I matrimoni

A Padova città il numero totale di matrimoni negli ultimi 30 anni è diminuito. Nel 1991 sono stati celebrati 1.082 matrimoni, nel 2021 appena 481. Un calo del 55%. Ma lo scorso anno c’è stata una inversione di tendenza. I dati disponibili arrivano a novembre ma se li confrontiamo con il novembre del 2021 noteremo una somma di 494 al posto di 481. Analizzando i dati in decenni, si nota che il calo più significativo è avvenuto tra il 2001 e il 2011 (-39%) seguito da quello verificatosi tra il 2011 e 2021 (-21%). Il calo osservato riguarda principalmente i matrimoni celebrati con rito religioso che passano da 900 nel 1992, valore più alto raggiunto negli ultimi 30 anni, ad appena 147 nel 2021 (-84%). I matrimoni celebrati con rito civile si sono mantenuti sui valori del 1991, con qualche variabilità. Nel 2008 per la prima volta sono stati celebrati più matrimoni civili che religiosi e questo fenomeno si è mantenuto fino al 2021. I matrimoni in cui almeno uno dei coniugi è straniero nel 2021 sono stati 31% del totale; fra questi il 62% è costituito da matrimoni misti ed il restante 38% da matrimoni fra stranieri.

Nuovi nati

C’è per fortuna anche un’altra buona notizia. Le statistiche raccontano che nel territorio di tutta la provincia lo scorso anno sono nati 6.224 bambini (3.171 maschi e 3.053 femmine) che sono 118 in più dell’anno precedente dove erano stati 6.014 di cui 4.399 maschi e 4.273 femmine. Ovvero un aumento del 3,5 per cento. Ovvio che non sono i numeri del 2012 quando erano stati 8.589. Insomma siamo a un calo del 27,5 per cento nel decennio. Nell’ultimo decennio il tasso di natalità è calato quasi ogni anno (da 8,58 nel 2010 a 6,36 nel 2020). Il tasso per gli stranieri, 18,04 nel 2010, è sceso a 11,25 nel 2020 (-38%) mentre quello degli italiani è calato del 24%. La riduzione del tasso di natalità dei cittadini stranieri è quindi molto più rapida di quella dei cittadini italiani. Il tasso di natalità degli stranieri rimane comunque oltre il doppio di quello italiano.

Ultimo aggiornamento: 16:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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