Ospedale di Padova potenziato, assunti 903 dipendenti. Osservati speciali restano anestesisti e medici di emergenza-urgenza

Nell'ultimo anno e mezzo sono usciti 743 professionisti tra pensionamenti, dimissioni e trasferimenti ma il saldo finale è di 160 nuovi posti di lavoro

Lunedì 29 Agosto 2022 di Elisa Fais
Assunzioni all'ospedale di Padova

PADOVA - Nel giro di diciotto mesi sono stati assunti 903 dipendenti tra medici, infermieri, operatori socio-sanitari e amministrativi a fronte di 743 cessazioni. Il bilancio, dunque, è di crescita. Nonostante la lotta al Covid, le emergenze sanitarie in corso e la cronica carenza di personale sofferta a livello nazionale, oggi l'organico dell'Azienda Ospedale Università di Padova conta 160 professionisti in più.

Sono i contorni del maxi piano di assunzioni portato avanti dal direttore generale Giuseppe Dal Ben, allo scopo di potenziare gli ingranaggi della grande macchina ospedaliera di via Giustiniani.

«Sforzo per rafforzare l'organico»

«È in corso uno sforzo importante per poter rafforzare l'organico dell'Azienda Ospedale Università di Padova, nonostante le note difficoltà nel poter reperire nel mercato del lavoro alcune figure professionali, in primis anestesisti ed infermieri - dichiara Dal Ben -. A ogni modo possiamo contare su numerosi inserimenti, che hanno permesso all'organico complessivo di crescere ed avviare anche nuovi progetti di cura e ricerca. Il turn over è importante: ogni anno sono oltre 500 i dipendenti che raggiungono la pensione o scelgono la mobilità, ma nonostante questo dal 2021 i dipendenti sono decisamente aumentati, grazie ad un lavoro che ha coinvolto anche la Regione Veneto, le istituzioni sanitarie regionali e le organizzazioni sindacali».

Anestesisti osservati speciali

Dal primo marzo 2021 sono arrivati in via Giustiniani ben 93 medici dirigenti in più. Il saldo risulta da 235 assunzioni (tra cui 191 contratti a tempo indeterminato) contro 142 trasferimenti o pensionamenti. Gli osservati speciali in questo caso sono anestesisti e medici di emergenza-urgenza: molti i bandi a loro dedicati, che vanno deserti. Nelle due unità di Anestesia e rianimazione a fronte di 21 contratti chiusi, sono state ingaggiate 19 nuove leve. Al Pronto soccorso su quattro pensionamenti, ci sono state sette assunzioni. «Il percorso ora deve continuare, concentrandosi nelle sfide più complesse, nel reperire nel mercato del lavoro quelle professionalità che ancora non hanno potuto essere inserite a completamento degli organici - ammette Dal Ben -. Accanto agli investimenti sul personale, notevoli sono stati anche gli sforzi in infrastrutture, tecnologie e progetti importanti». La Cardiologia, negli ultimi mesi, è stata potenziata con l'assunzione di undici medici (su quattro cessazioni). Lo stesso vale per Malattie infettive, Neuroradiologia, Lungodegenza, Psichiatria, Neuropsichiatria infantile e Clinica pediatrica.

L'urto della pandemia

Soprattutto per reggere l'urto della pandemia, l'Azienda ospedaliera ha dovuto chiamare i rinforzi per i reparti ordinari e per quelli Covid. L'emergenza sanitaria ha richiesto non solo nuove assunzioni, ma anche la ricollocazione di personale già presente in organico in servizi dedicati a fronteggiare il virus. Come, ad esempio, i trasferimenti nelle degenze e nel Pronto soccorso Covid, nei centri vaccinali, nei varchi di monitoraggio, nei punti tampone e così via. I numeri raccontano l'enorme sforzo in questo senso: nel 2021 sono stati assunte 497 persone, di cui 73 a tempo indeterminato o determinato e 424 in libera professione o a progetto. Da evidenziare in questo contesto l'assunzione massiccia di medici in formazione specialistica per le vaccinazioni: 268 in totale, la maggioranza iscritta al primo anno. L'ospedale è una vera città nella città che dà lavoro a 6.142 dipendenti ospedalieri e 563 lavoratori convenzionati. Nel 2021, indipendentemente dal Covid, sono stati spesi 281 milioni di euro per pagare il personale.

Ultimo aggiornamento: 15:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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