Posto fisso in Comune: protocollista. Arrivano 470 domande da tutta Italia

Martedì 8 Gennaio 2019
Posto fisso in Comune: protocollista. Arrivano 470 domande da tutta Italia
ALBIGNASEGO -  Sono arrivate 470 domande per un posto in Comune come addetto all'archivio, a tempo pieno indeterminato: 36 ore alla settimana, per uno stipendio netto di 1.355 euro al mese (oltre alla tredicesima e ad un'indennità di comparto annua di 549 euro). Davvero il sogno del posto fisso va ancora per la maggiore. Sono giunte istanze di partecipazione da tutta Italia. In realtà, alla prova preselettiva che si è tenuta nei giorni scorsi al palazzetto polivalente Fantino Cocco, l'unica struttura in grado di ospitare così tante persone si sono presentati solo 237 candidati. Di questi, ne sono stati ammessi 21 alle due prove scritte in programma il prossimo 17 gennaio alle 9 e alle 15 nella sede del Municipio di via Milano. La prova orale, invece, si terrà il 29 gennaio alle 9, sempre in Municipio.
 
«Rimpingueremo il personale, ormai ridotto ai minimi storici», aveva annunciato il sindaco Filippo Giacinti in occasione della presentazione del bilancio di previsione 2019. Detto, fatto. I dati a tal proposito parlano chiaro. In città, c'è un dipendente comunale ogni 395 abitanti, quando la media nazionale è di un dipendente ogni 146 residenti. «Negli ultimi anni aggiunge il primo cittadino abbiamo reso più efficiente la struttura, riorganizzando i servizi e le competenze. Questo per utilizzare al meglio il personale a nostra disposizione».
LA QUALITÁ DEI SERVIZI
Peraltro, al netto del segretario generale Roberto Buson, in pianta organica non sono presenti dirigenti. «Nonostante siamo un Comune virtuoso, lo Stato non ci ha mai premiato. Stiamo ben al di sotto degli standard nazionali quanto a dipendenti. Chiaro che non possiamo andare avanti così, alla lunga ne risentirà la qualità dei servizi erogati a favore dei cittadini». Motivo per cui, sottolinea il primo cittadino, «nel prossimo triennio verrà aperto un concorso pubblico per ogni impiegato che andrà in pensione».
Per quanto riguarda l'uscita totale relativa al personale, questa rappresenta appena il 17,68 per cento della spesa corrente. Di molto inferiore all'indicatore del 25 per cento stabilito dalla legge. Sempre in merito all'esercizio finanziario, a fine 2018 l'indebitamento ammontava a quota 7.147.932 euro (-6,83 per cento rispetto al 2017) con un'incidenza pro-capite di 247,17 euro. «Un risultato straordinario chiosa Giacinti se consideriamo che la media nazionale è di 1.604 euro per abitante. Dal 2008 l'indebitamento è sceso costantemente. Abbiamo deciso di limitare al minimo l'accesso al prestito». Le opere pubbliche, dunque, vengono finanziate con risorse proprie: proventi da oneri di urbanizzazione, alienazioni di beni e entrate correnti.
Francesco Cavallaro
Ultimo aggiornamento: 11:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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