Contro gli assembramenti arriva la stretta: i sindaci corrono ai ripari

Venerdì 13 Novembre 2020 di Maria Elena Pattaro
Contro gli assembramenti arriva la stretta: i sindaci corrono ai ripari

PADOVANO - Il virus avanza veloce, col vento in poppa generato (anche) dai comportamenti sconsiderati dei cittadini. Le foto del week end scorso, che immortalavano piazze e borghi gremiti hanno sollevato un’ondata di indignazione, soprattutto tra chi combatte ogni giorno in prima linea contro il Covid-19. Per scongiurare altre scene simili, i sindaci di tutta la provincia sono corsi ai ripari, integrando le limitazioni già in atto e quelle che scatteranno da oggi fino al 3 dicembre. Ieri il governatore Luca Zaia ha firmato l’ordinanza che rende il Veneto, insieme a Friuli Venezia Giulia ed Emilia-Romagna «fascia gialla “plus”».

I primi cittadini hanno adottato misure ancora più severe per evitare assembramenti e occasioni di contagio nei loro Comuni.


IL CENTRO STORICO
A Este l’ordinanza stringe il cerchio attorno al centro storico, dove sabato e domenica scorsi più di qualcuno aveva denunciato sui social l’affollamento dei plateatici, con gruppi di 5, 6 o addirittura 8 persone attorno allo stesso tavolo. Via i tavolini da sotto i portici in via Matteotti, dove si concentra il maggior numero di locali e dove a fine ottobre il “Bar Roma” era stato pesantemente sanzionato per aver violato il Dpcm. Tra le contestazioni anche il fatto di aver bloccato il transito dei pedoni sotto i portici. Tavoli banditi pure sotto i portici di piazza Maggiore e via San Rocco. I punti ristoro muniti di distributori automatici seguiranno lo stesso orario dei bar: chiusi dalle 18 in poi. Sotto i portici e davanti agli esercizi pubblici non si potrà fumare né consumare cibi o bevande. «Di fatto limitiamo gli spazi più critici di Este, cioè i portici, dove non ci devono essere assembramenti», spiega il vicesindaco Aurelio Puato. «Attraverso l’ordinanza comunale si chiede il rispetto di regole basilari e indispensabili», afferma la sindaca Roberta Gallana, promettendo un’intensificazione dei controlli da parte della polizia locale, di concerto con le forze dell’ordine. Nessuna restrizione invece a Montagnana, che però rinuncia al mercatino dell’antiquariato in programma domenica.
LA SALUTE PUBBLICA
A Cittadella il sindaco Luca Pierobon oggi emetterà una ordinanza a tutela della salute pubblica, ma che certamente influisce anche sui potenziali assembramenti.  É relativa al divieto di fumare. Dove non si potrà più accendere una sigaretta, un sigaro o la pipa? «All’interno di tutto il centro storico, spalti e rive comprese - si legge nel provvedimento - presso le fermate del trasporto pubblico e nelle aree pubbliche in situazione di coda in attesa di accedere a esercizi commerciali (pubblici esercizi, esercizi di vicinato, medie e grandi strutture di vendita), uffici pubblici e privati. Si ricorda inoltre la validità del preesistente divieto di fumare nelle aree ludiche dedicate al gioco dei bambini, all’interno dei parchi pubblici e dei giardini comunali». Polizia locale e forze dell’ordine sono chiamate a vigilare. Per i trasgressori la sanzione prevista è di 150 euro.  L’ordinanza è motivata dal fatto che i fumatori tendono a fare gruppo all’aperto e a non indossare correttamente la mascherina. «Domani (oggi, ndr) - annuncia il sindaco -  firmerò una ordinanza per permettere il regolare svolgimento del mercato settimanale del lunedì e quello dei prodotti agricoli a chilometro zero del giovedì».
A Limena, da domani  pomeriggio, vietato l’ingresso al campetto. Con un’apposita ordinanza il sindaco Stefano Tonazzo impone, fino a data da destinarsi, la chiusura dalle 17 e fino alle 5 del mattino dell’area verde attrezzata vicino alle scuole medie, conosciuta come  “il campetto”. É qui infatti che è più difficile evitare assembramenti, soprattutto fra i giovani. «Mi trovo costretto ad emettere questo provvedimento di chiusura - ha spiegato il sindaco - per evitare il verificarsi di assembramenti fra i giovani».
A Villa del Conte invece, per tutelare gli anziani che si avvicinano a parlare alle persone che suonano il campanello per vendere contratti di ogni sorta, il  Comune ha emesso un’ordinanza per vietare ai venditori porta a porta di andare per le case a bussare alle porte. A Piombino Dese il sindaco Cesare Mason ha deciso di riservare il mercato settimanale del sabato mattino solo agli ambulanti che vendono prodotti alimentari. «Visto i casi in aumento – afferma il primo cittadino - non voglio essere la causa di incremento di malati di Covid».
(Hanno collaborato Michelangelo Cecchetto, Luca Marin, Barbara Turetta)

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