Assegni per le famiglie: 40mila domande all'Inps

Lunedì 4 Ottobre 2021 di Gabriele Pipia
Assegni per le famiglie: 40mila domande all'Inps

PADOVA - La forbice è larghissima: si va da un minimo di pochi euro a un massimo che può superare i mille euro al mese. La tendenza mostra un netto aumento di richieste: 2.500 pratiche in più rispetto all’anno scorso. Gli addetti dell’Inps sono al lavoro per gestire l’immensa mole di domande presentate dai padovani per il cosiddetto “Anf”, Assegno al nucleo familiare. Dall’inizio dell’anno gli uffici di via Delù hanno già ricevuto 40.687 domande: di queste, 32mila sono già state prese in carico e il 95% sono state accolte. Altre ottomila sono in fase di lavorazione. 
L’aiuto economico è per molti fondamentale, a maggior ragione in un anno di difficoltà legate al Covid. «Registriamo un notevole aumento rispetto all’anno scorso e stiamo facendo il massimo sforzo» spiega Massimo Formichella, direttore provinciale dell’Inps di Padova.


COME FUNZIONA
L’Assegno al nucleo familiare è una misura economica rivolta a diverse categorie di lavoratori per sostenere le spese di famiglie con reddito medio-basso o con presenza di persone disabili. È destinato a dipendenti del settore privato (anche pensionati oppure dipendenti di aziende chiuse o fallite), dipendenti agricoli, lavoratori domestici e somministrati e titolari di prestazioni previdenziali. 
Il reddito del nucleo deve essere composto per almeno il 70% da reddito da lavoro dipendente o assimilato. Le variabili per stabilire la somma sono due: il numero di figli e il reddito. Una famiglia con due figli percepisce in media 126 euro al mese. 
I dettagli per i requisiti sono pubblicati sul sito dell’Inps e le domande possono essere presentate sia on-line che tramite gli enti di patronato.

L’assegno viene erogato mensilmente ai lavoratori dipendenti dal datore di lavoro nella busta paga oppure all’interno dell’assegno per la Naspi o per la pensione.


I FIGLI MINORI
Un’altra misura che a Padova sta riscuotendo numeri molto importanti è quella dell’Assegno temporaneo per figli minori. Spetta ai nuclei familiari che non hanno diritto all’Anf, quindi ai lavoratori autonomi (anche in pensione). La soglia massima di reddito Isee per usufruire di questo aiuto è 50 mila euro. Un esempio: una famiglia con due figli con un Isee di 30 mila euro percepisce 100 euro. 
Dal primo luglio 2021, giorno di avvio di questa nuova misura, a Padova sono state registrate 3.453 domande, in progressivo aumento. Di queste, 1.274 sono state respinte per mancanza di requisiti o per la presenza di dati non corretti. La scadenza del termine per fare richiesta è il 31 ottobre. Ai nuclei percettori del reddito di cittadinanza, l’assegno viene inserito automaticamente insieme al reddito di cittadinanza stesso.


I PROBLEMI
«L’elaborazione delle domande avviene perlopiù con una procedura automatizzata – spiega ancora il direttore Formichella - Molto spesso verifichiamo che la data del matrimonio è errata e il sistema blocca la domanda. Anche la maternità e la paternità spesso vengono registrate in modo errato. Suggeriamo quindi di verificare la correttezza dei dati accedendo con lo Spid alla propria posizione nel sito www.anpr.interno.it». 


IL FUTURO
Da gennaio 2022 sarà introdotto un nuovo “Assegno unico e universale” come strumento di sostegno per le famiglie e di incentivo alla natalità. Metterà assieme alcune prestazioni a sostegno del reddito sinora esistenti quali assegni al nucleo familiare, assegni di natalità, premi alla nascita e detrazioni fiscali per i figli a carico. L’assegno unico sarà un contributo per tutti i figli a carico fino al compimento del ventunesimo anno di età a patto che svolgano attività di studio o ricerca. L’ammontare verrà modulato in base all’Isee, al numero di figli e alla presenza di situazioni di disabilità. 
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci