Assalta una casa a colpi di mazza e tombino: preso l'incubo dei locali pubblici

Venerdì 30 Aprile 2021 di Marina Lucchin
foto di repertorio
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PADOVA L'incubo dei locali pubblici padovani, che firmava i suoi colpi infrangendo le vetrate con un tombino di ghisa, è stato arrestato l'altro giorno dai carabinieri mentre cercava di mettere a segno, con un complice, l'ennesimo colpo. Solo che, questa volta, Ivano Peruzzo, 50 anni, non aveva puntato alle vetrate di bar, pizzerie e negozi, come in passato per le sue abituali spaccate. No. Stavolta ha tentato di abbattere la porta di un'abitazione privata a colpi di mazza di ferro e la grata in ghisa di un tombino di scolo.

Peccato che, ovviamente, la procedura di sfondamento scelta dalla coppia di ladri abbia provocato un gran rumore - per altro anche bizzarro - impossibile da ignorare nel bel mezzo del pomeriggio in via Giolitti all'Arcella. 


L'ALLARME

Colpi così forti e ben scanditi, quasi fossero i rintocchi di una campana, da allarmare il vicino di casa della vittima del furto che ha chiamato il 112. Così velocemente che i carabinieri sono riusciti a beccare i due ancora con le mani - letteralmente - nel sacco. È successo nel pomeriggio di mercoledì. Il vicino ha composto il numero di emergenza spiegando alla centrale dell'Arma di sentire «dei colpi molto forti provenire dall'abitazione a fianco». Subito il 112 ha inviato sul posto, in via Giolitti, una pattuglia del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Padova. 
E lì i carabinieri hanno fatto la scoperta. La porta dell'abitazione aveva nel frattempo ceduto i due avevano lasciato a terra tombino e mazza ed erano penetrati all'interno della casa, iniziando a rovistare ovunque. 
Con circospezione i militari si sono spinti all'interno dove Peruzzo e il coetaneo Rossano Ferrato,entrambi senza fissa dimora di 50 anni, stavano buttando all'aria armadi e cassetti. Nelle tasche avevano già alcuni gioielli, un crocifisso placcato in oro e un portachiavi. Colti il flagranza sono stati arrestati per tentato furto aggravato.

VOLTO NOTO

Peruzzo è noto anche come Superman. Nel 2014, infatti, appena uscito di carcere fu arrestato mentre tentava l'ennesimo furto ai danni di un bar. A farlo finire in manette fu un giovane che aveva notato Peruzzo con fare sospetto vicino al locale, chiuso per turno settimanale. Il ragazzo aveva chiamato le forze dell'ordine che lo sorpresero anche in quel caso proprio mentre scagliava il coperchio del tombino contro la vetrata del bar Liberty. Indossava una maglia con lo stemma di Superman, da qui il suo soprannome.
Nel 2017 fu arrestato nuovamente sempre per una spaccata alla buona pizza di via Cernaia. La sua specialità erano proprio i furti ai locali pubblici, utilizzando un tombino come ariete, ma era stato pizzicato anche mentre rubava una bicicletta all'ospedale Sant'Antonio e le cassette dell'elemosina al santuario Beata Vergine della Misericordia di Terrassa Padovana. Questa volta si era portato con sé un complice, ma alla fine il risultato è stato lo stesso: tanti danni e un viaggio sul sedile posteriore dell'auto dei carabinieri per una notte in cella di sicurezza in attesa del processo per direttissima. 

 

Ultimo aggiornamento: 09:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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