Asili blindati: termometro e copri scarpe contro il Coronavirus

Venerdì 28 Agosto 2020 di Alberto Rodighiero
Bambini alla scuola materna
PADOVA - Misurazione della temperatura corporea, copriscarpe, stanze per il confinamento ed igienizzazione sistematica di tutti i locali. Martedì prossimo (il 1° settembre) , dopo una chiusura forzata durata più di 6 mesi, riaprono i battenti i nidi e le scuole materne comunali. Una riapertura che coinvolgerà quasi 1.800 bambini e le loro famiglie. Si tratta degli 800 iscritti alle 10 scuole per l’infanzia che fanno capo a palazzo Moroni e dei 900 bimbi che frequentano i 18 nidi comunali. 
«Molte altre amministrazioni della provincia - ha spiegato ieri l’assessore alle Politiche scolastiche Cristina Piva - hanno deciso di riaprire il 7 settembre. Noi, però, abbiamo preferito mantenere la data che, tradizionalmente, coincide con la riapertura di queste attività. Anche perché , siamo perfettamente consci che le famiglie attendono con trepidazione questo appuntamento». Dall’inizio dell’estate Piva, assieme al suo capo settore Silvano Golin ha lavorato al piano che, già la settimana prossima, permetterà una ripartenza che le famiglie da un lato attendono con trepidazione ma che, dall’altro, potrebbe riservare più di qualche insidia. 
Il piano è stato illustrato ieri mattina a palazzo Moroni: «Come prima cosa, già da subito si partirà con il consueto orario e sarà garantito il sevizio mensa - ha detto Piva - Di conseguenza, i bambini potranno arrivare in classe a partire dalle 7.30 e rimanere all’asilo fino alle 16. L’unica cosa che non possiamo garantire per il momento, sono gli orari posticipati che, invece, gli anni scorsi venivano adottati da molte strutture».
In osservanza alle direttive che, nei giorni scorsi sono arriate dal governo, molto stringenti saranno le precauzioni che verranno adottate per evitare la diffusione del Covid 19. «I bambini potranno entrare uno alla volta, avranno un accesso diretto alle aule e non sono previste attività che coinvolgano alunni che non appartengano alla loro classe - ha aggiunto - Ogni bambino dovrà essere accompagnato da una sola persona e prima di entrare in aula, tanto all’accompagnatore, quanto al piccolo, verrà misurata la temperatura. Nel caso in cui uno dei due superi i 37,5 gradi, entrambi dovranno tornare a casa».
Gli adulti, poi, per accedere agli asili dovranno indossare dei calzascarpe che verranno forniti dal Comune. Come previsto dalla normativa, ogni struttura sarà dotata della cosiddetta “sala di confinamento”, una stanza dove i bambini che presentano sintomi febbrili verranno accompagnati in attesa del genitore che dovrà riportarli a casa. Le famiglie dovranno, poi, contattare il pediatra di riferimento che dovrà decidere se sottoporre o meno il minore al tampone. In caso di positività al virus, scatteranno tutte le procedure previste dall’Ulss in questi casi. 
Per garantire l’igienizzazione sistematica di tutti i locali frequentati dai bambini e degli oggetti utilizzati per le varie attività, il Comune ha incrementato il personale addetto alle pulizie. «Un grande sforzo è stato fatto anche sul fronte delle mense - ha concluso Piva - In parte continueranno ad essere accolte negli attuali refettori e, in parte, troveranno posto in alcune aule. Questa riorganizzazione, che prevede nuove modalità di erogazione dei pasti, ha richiesto un grande sforzo anche dal punto di vista economico, tutto sulle spalle del Comune. Le rette, infatti, non verranno rincarate ma, come avviene ogni anno, semplicemente parametrate all’indice Istat».
Per adeguare i nidi e le scuole dell’infanzia comunali alla normativa anti Covid la giunta, da qui a giugno, spenderà circa un milione di euro in più rispetto allo scorso anno scolastico.
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