Nidi e materne, si moltiplicano i contagi: 8 classi chiuse e famiglie in quarantena

Mercoledì 15 Settembre 2021 di Alberto Rodighiero
Crescono i contagi negli asili
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PADOVA - Si moltiplica il contagio nei nidi e nelle materne: nel giro di una settimana le classi chiuse per quarantena in città sono già arrivate a quota otto e intere famiglie si trovano in isolamento. Intanto sono oltre 15 i supplenti senza Green pass che non possono prendere servizio e quindi sono a rischio sia le regolari lezioni sia l’avvio del servizio mensa. Il Covid sta mettendo a durissima prova l’avvio dell’anno scolastico a Padova. Solo ieri, 14 settembre, sono state chiuse tre sezioni in due asili nido e la situazione è in continua evoluzione

GLI ISTITUTI
«La situazione è piuttosto complicata – ha confermato l’assessore ai Servizi scolastici Cristina Piva – E’ stata infatti chiusa una sezione del Colibrì di Chiesanuova a causa di un contagio. A questa si aggiungono altre due classi, una dei piccoli e una dei grandi, al nido Lele Ramin della Mandria». Quelle di ieri sono solo le ultime di una serie di chiusure che da una settimana stanno riguardano i nidi e le scuole dell’infanzia. Alla materna San Lorenzo da Brindisi (zona Arcella) dalla scorsa settimana sono state “sigillate” e messe in quarantena due classi. A queste si aggiungono una sezione del nido Coccinella a Montà, un’altra al nido del Bruco alla Guizza e un’altra ancora alla scuola per l’infanzia Rossi a Brusegana. 
«Il virus rispetto all’anno scorso si sta diffondendo con grande velocità –ha detto ancora Piva – Questo probabilmente è legato all’alta contagiosità della variante Delta che colpisce anche i più piccoli in maniera significativa e rende tutto più difficile.

Preoccupa anche il fatto che siamo ancora all’inizio dell’anno, che l’autunno non sia ancora arrivato e che da qui alla fine dell’anno scolastico non siamo assolutamente in grado di sapere cosa potrà succedere. Rischia di essere dunque molto complicata la gestione di questa partita». 

IL DECRETO 
A rendere la strada tutta in salita per il settore Scuola del Comune non è solamente la gestione dei contagi, ma anche l’organizzazione di controlli legati al Green pass. Dopo le proteste dei genitori sprovvisti della certificazione verde, ora a impensierire dirigenti scolastici e amministrazione comunale è il personale scolastico. Per occupare le cattedre vacanti e per completare l’organico dei servizi mensa in questi giorni nidi, scuole per l’infanzia, elementari e medie stanno infatti chiamando i supplenti (sia insegnanti che personale non docente) inseriti nelle liste delle “messe a disposizione”. Almeno 15 dei convocati, però, hanno comunicato di essere disponibili a prendere servizio ma di non avere il Green pass. Una circostanza che li ha immediatamente esclusi dalla possibilità di poter lavorare quest’anno. Una grana che sta creando non pochi problemi nel reclutamento dei supplenti e che rischia di lasciare molte cattedre scoperte e di rimandare l’avvio del servizio mensa in molti istituti padovani. 

LA POSIZIONE
«Ho avuto anch’io delle segnalazioni che vanno in questo senso – ha confermato l’assessore – Chi vuole lavorare per le scuole deve capire che il Green pass è uno strumento imprescindibile. Mi auguro che si prenda coscienza di questo e che, alla fine, possa prevalere il buon senso. Non possiamo, infatti permetterci dio aggiungere problemi a problemi». 
La questione del personale sprovvisto di Green pass non è rimasta senza conseguenze. Nei giorni scorsi a livello provinciale sono scattate le prime due sospensioni nei confronti dei dipendenti che non hanno provveduto a regolarizzarsi. Il decreto firmato dal premier Draghi prevede lo stop dal lavoro, rimanendo senza stipendio dopo cinque giorni di assenza ingiustificata. 
 

Ultimo aggiornamento: 16:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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