La dottoressa non si vaccina? Sospesa. Ora però è caccia al sostituto per i pazienti

Venerdì 19 Novembre 2021 di Nicola Benvenuti e Silvia Moranduzzo
La dottoressa non si vaccina? Sospesa. Ora però è caccia al sostituto per i pazienti

ARZEGRANDE (PADOVA) - Medico di base sospesa perché non vaccinata, c'è preoccupazione ad Arzergrande. Nel centro del Piovese da qualche giorno non può svolgere il suo servizio la dottoressa Irene Albano, dal momento che non si è sottoposta alle vaccinazioni anti Covid, obbligatorie per il personale sanitario, mentre i pazienti segnalano più di qualche disagio al quale l' Ulss 6 Euganea sta cercando di porre rimedio. Del caso si è interessato pure il capogruppo di minoranza ed ex medico di base Antonio Faggioni, che spiega: «Ho sentito il Distretto di Piove di Sacco e mi è stato riferito che con procedura d'urgenza stanno cercando di nominare una sostituta provvisoria e si spera che per lunedì prossimo ciò sia risolto, almeno fino a quando non sarà chiarita la posizione della dottoressa.

I pazienti iscritti con lei non devono fare niente, il cambio sarà automatico, anche dopo, al rientro della stessa».


IN DELEGAZIONE

Che confusione, non si sa dove sia questa manifestazione. Fissata per la mattina di ieri di fronte alla sede del Dipartimento di Prevenzione dell'Ulss in via Ospedale civile, è stata spostata poco prima dell'inizio vicino alla Basilica del Santo. Questioni di ordine pubblico, discusse fino a tarda sera mercoledì al Cosp. Alle 11 si sono riuniti in una cinquantina per schierarsi a fianco dei sanitari no vax sospesi, alcuni dei quali presenti al sit-in. Quasi tutti avevano la mascherina e gli altri non appena la polizia ha chiesto di indossarla hanno eseguito. A dare spettacolo una donna che non voleva indossare la museruola, e non voleva nemmeno che la Digos la identificasse. È nato un siparietto che ha visto anche l'intervento degli organizzatori: la donna è stata invitata a seguire le indicazioni della polizia. Verso le 12.30 una delegazione di 4 persone è salita nell'ufficio di Lorena Gottardello, dirigente del Dipartimento di Prevenzione, che ha ascoltato le loro richieste di revisione delle posizioni dei sanitari no vax. «Siamo sempre disponibili al colloquio ha detto Gottardello non si parla di reintegrare, si parla di rivedere le posizioni di sanitari che dicono di non essersi fatti il vaccino perché hanno delle patologie ma bisogna vedere cosa ci consente di fare la legge. Qualcuno di questi certificati l'ho visto e non sono certificati che permettono un'esenzione».

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