Fermato in bici 71enne mostra un sacchetto: «Contiene le deiezioni del mio cane». Invece era cocaina pura: manette

Venerdì 6 Gennaio 2023 di Redazione Web
Materiali sequestrati e il sacchetto con la cocaina pura

PADOVA - Il risultato più significativo è stato conseguito con l’arresto di un 71enne padovano, già volto noto, controllato appena uscito in sella ad una bici elettrica da un garage adiacente la sua abitazione sita in zona Ponte di Brenta. Fermato dagli agenti, l’uomo (credendo di passare indenne al controllo) ha mostrato loro il contenuto delle proprie tasche: un sacchetto di cellophane di colore nero del tipo utilizzato per la raccolta delle deiezioni canine, a suo dire contenente escrementi che stava recandosi a gettare in un apposito raccoglitore, sconsigliandone pertanto ai poliziotti l’apertura e la visione.

Sorpresa nel sacchetto

Non convinti della scusa addotta, gli operatori hanno invece deciso di aprire il sacchetto, potendo così rinvenire al suo interno un pezzo pietroso di colore bianco, ovvero cocaina pura, per circa 25 grammi. Estesa la perquisizione anche al garage in precedenza individuato ed all’abitazione, i poliziotti hanno poi rinvenuto e sequestrato sempre a carico del 71enne ulteriori 18 grammi circa della medesima sostanza, parte dei quali già suddivisi in 10 dosi, un bilancino di precisione e guanti monouso di cellophane utilizzati per il confezionamento delle dosi. L’uomo è stato pertanto arrestato e posto in custodia nella sua abitazione in attesa della prevista convalida.

Il Giudice ha disposto nei suoi confronti l’obbligo di dimora con prescrizione di presentarsi quotidianamente e di non uscire di casa dalle 19 alle 07.

Pusher arrestato

Sempre gli agenti della Sezione Criminalità Diffusa della Squadra Mobile hanno arrestato un 32enne di nazionalità nigeriana domiciliato a Cadoneghe, richiedente lo status di rifugiato. È stato notato in via Gramsci salire a bordo di un’autovettura e discendervi dopo alcuni brevissimi istanti. Sottoposto a controllo, il conducente dell’auto consegnava spontaneamente una dose di cocaina poco prima acquistata dallo straniero, dichiarando altresì di aver già acquistato dal medesimo, negli ultimi due anni, in almeno altre sessanta occasioni, analoghi quantitativi della stessa droga. Bloccato poco distante, il pusher è stato sottoposto a perquisizione, rinvenendogli addosso la somma di 30 euro pattuita per l’acquisto.

Condotto in carcere

Ad essere rintracciato, catturato e condotto in carcere, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura, è stato poi il 36enne marocchino A.A.. Anche lui già arrestato il marzo scorso per spaccio ed accusato di aver commesso la medesima attività illecita nei precedenti due anni, dovrà adesso scontare la pena di un anno di reclusione.

Ai domiciliari per due anni

È stato invece sottoposto a detenzione domiciliare dagli investigatori dell’antidroga della Squadra Mobile il 51 enne M.M.. Nei suoi confronti la Procura di Padova aveva chiesto nel novembre dell’anno scorso il giudizio immediato, ottenendo nei suoi confronti la condanna a 2 anni di reclusione ed al pagamento di una multa di 5.000 euro. Con precedenti per droga e furti, il 51enne padovano aveva messo in piedi un giro di spaccio, legato a quello di altri 3 indagati, con cui si era diviso i clienti, ed assieme ai quali era pure legato ad altre 14 persone già in precedenza arrestate nell’ambito di una più vasta indagine condotta sempre dalla polizia di Stato sotto la direzione della medesima Procura (operazione Polo). Nell’agosto di un anno fa venne arrestato dai poliziotti perché trovato in casa con 350 grammi suddivisi in 4 panetti di hashish estremamente puro (da cui avrebbe potuto ricavare oltre 4.300 dosi). Teneva i panetti in un vecchio pallone da calcio perché, in caso d'emergenza, lo avrebbe lanciato nel vicinissimo campetto parrocchiale. Un'accortezza che non gli servì ad evitare le manette.

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