Ecco i "led robot": i brevetti di Arianna per le luci intelligenti nelle opere pubbliche

Mercoledì 26 Dicembre 2018
Ecco i "led robot": i brevetti di Arianna per le luci intelligenti nelle opere pubbliche
PADOVA - «Le richieste di big mondiali sono state pressanti: ma l'azienda padovana Arianna, con i suoi esclusivi brevetti, resta solidamente in mani italiane». I soci di maggioranza Luigi Rossi Luciani e Luigi Nalini, presidenti delle omonime società S.A.P.A., annunciano investimenti nel prossimo triennio per Arianna di Brugine (Pd), la società di illuminazione nata dai brevetti di Alberto Giovanni Gerli: una nuova generazione di punti luce a infinite combinazioni, che consentono soluzioni di illuminazione, consumo e sicurezza calcolate e costruite con precisione assoluta. Un sistema che, specie nelle gallerie e nei più complessi contesti di sicurezza, si è subito fatto spazio: nel 2018 è stata scelta dal 50% degli aggiudicatari delle gare Anas, e nel 2019 con l'acquisizione di una serie di importanti commesse in Italia e all’estero, l’azienda padovana si appresta a diventare la seconda compagnia d'illuminazione europea in questo segmento.

Per il 2018 la previsione di fatturato è superiore a 10 milioni di Euro, grazie anche a interventi particolarmente significativi: oltre alle gallerie del progetto Anas #Greenlight, il Comune di Roma, la città di La Valletta a Malta e dei progetti di illuminazione pubblica negli Emirati Arabi.
In un mercato presidiato dalle multinazionali, l'Azienda amministrata da Christian Mazzola, sulla base di gare aggiudicate o in avanzata trattativa, e grazie ai nuovi investimenti, prevede nel triennio 2019/2021 di raddoppiare il fatturato attuale, e di raddoppiare anche la sua squadra di professionisti iperspecializzati. Nel triennio é prevista anche una forte crescita del nuovo settore illuminazione sportiva che, sempre grazie ai brevetti dell'azienda, riduce consumi e manutenzioni, e migliora considerevolmente la visione per spettatori e riprese televisive: lo stadio di rugby di Tauranga, uno dei maggiori centri della Nuova Zelanda, si é rivolto proprio all'azienda padovana per assicurarsi questi elevati standard energetici e qualitativi. “Nei prossimi anni – conclude l'ing. Mazzola, Ceo di Arianna– le esportazioni peseranno fino al 60%. Per rimanere competitivi in questo mercato fortemente selettivo dobbiamo continuare la ricerca: ora stiamo lavorando su un apparecchio di illuminazione che dialoga con l’ambiente, le persone e le cose che lo  circondano. Sì, lavoriamo per una “luce che pensa”, perché proprio questo fará la differenza."
Ultimo aggiornamento: 27 Dicembre, 10:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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