Arcella bella, auto degli organizzatori danneggiate: «Raid “punitivo” degli spacciatori»

Martedì 18 Agosto 2020 di Marina Lucchin
Il parabrezza distrutto
PADOVA - Parabrezza sfondato col lucchetto con cui si chiude il cancello del parco usato come se fosse una clava. Ma poi uno specchietto distrutto e penzolante a lato dell’auto, uno rotto nella macchina di un altro collaboratore, tergicristalli spezzati e sangue sulle carrozzerie. 
Centinaia di euro di danni la notte di Ferragosto per due volontari dell’associazione culturale il Coccodrillo che da inizio 2020, dopo aver vinto il bando comunale, gestisce Parco Milcovich e ora ha organizzato la manifestazione “Arcella bella”. 
I sospetti sui vandali? «Forse gli spacciatori che prima del nostro arrivo avevano fatto dell’area verde il loro regno. Purtroppo quasi ogni giorno abbiamo spiacevoli incontri con loro. Tanto che abbiamo comunicato la situazione a Comune e forze dell’ordine perchè i ragazzi che si occupano dei chioschi hanno paura» spiega Marco Sorgato, vittima del raid vandalico e presidente dell’associazione. È stato lui che ha presentato denuncia il giorno successivo ai carabinieri della stazione di Prato della Valle
IL FATTO 
Intorno all’una il gruppo che suonava alla festa ha sistemato gli strumenti nelle macchine, e mezz’ora dopo Sorgato è uscito: «Quindi i vandali hanno agito in questo lasso di tempo. Le macchine erano parcheggiate tra via Rubaltelli e la terza entrata del parco. Uscendo ho visto che mancava il lucchetto, ho controllato ovunque per poi scoprire che era stato usato per rovinare le macchine». 
LA SITUAZIONE
Non è che l’ennesimo e più grave episodio che avviene al parco. Sono sempre più frequenti le liti con gli spacciatori.
Una situazione difficile tanto che il presidente dell’associazione - che si occupa di apertura, chiusura, sfalci e somministrazione del Milcovich, attiva dal 2013 con circa 50 tra soci e collaboratori di età compresa tra i 20 e i 30 anni - ha recentemente introdotto un servizio di sicurezza privato, sostenuto dall’associazione stessa: «Nei giorni feriali sono due vigilanti, il fine settimana arriviamo a quattro». 
«Storicamente parco Milcovich è un avamposto della delinquenza organizzata. Probabilmente la nostra attenzione al rispetto delle regole e delle normative vigenti ha disturbato le illecite abitudini di qualcuno - evidenzia Sorgato - La nostra presenza in questo parco è soprattutto di presidio: sulla base delle nostre segnalazioni abbiamo attivato una collaborazione con le forze dell’ordine di quartiere. Continueremo nel nostro operato anche nell’eventualità di dover far visita più spesso al carrozziere».
L’APPELLO
La situazione è stata, in ogni caso, segnalata a polizia, carabinieri e Comune nella speranza si intensifichino i controlli: «Le pattuglie passano, e spesso controllano questi personaggi. Li vediamo entrare al parco con gli zaini, supponiamo che all’interno ci sia qualche loro nascondiglio della droga. Sappiamo che la nostra presenza è mal tollerata e l’obiettivo forse è quello di intimidirci. Fatto sta che noi ogni volta chiamiamo i numeri di emergenza quando succede qualcosa. L’altro giorno due sono finiti in questura».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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