Arcella. Bande a piazza dalla Vecchia, i residenti: «Alcuni sono armati, presidio fisso di polizia o chiudete la zona». Rischio di una nuova via Anelli

Mercoledì 6 Luglio 2022 di Silvia Moranduzzo
Piazza Vinicio Dalla Vecchia all'Arcella a Padova
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PADOVA - «Tutte le sere è così. Non c'è pace». Dalla caccia con la katana allo spaccio, piazza Vinicio dalla Vecchia la sera diventa territorio franco. Lo raccontano i residenti della zona al Gazzettino, esasperati perché non possono uscire di casa dopo il tramonto e non riescono a dormire con le finestre aperte a causa della musica alta e dei rumori.

Polizia e carabinieri sono spesso sul posto per dei controlli e, spiegano i residenti, arrivano sempre tempestivamente quando chiamati. Ma i soggetti in questione sanno bene dove nascondersi.

I camminamenti della piazza

Attorno a piazza dalla Vecchia ci sono diversi condomini, anche molto belli. La zona è ricca di camminamenti non recintanti, il passaggio è libero. Ed è proprio questo che fa il gioco dei disturbatori. «Quando la volante delle forze dell'ordine arriva - spiega un residente - loro scappano verso i camminamenti. Gli agenti o i carabinieri sono costretti a rincorrerli a piedi, rischiando loro stessi. Queste sono persone che non si fanno problemi, non hanno nulla da perdere. Girano armati di coltelli, è un attimo che un poliziotto o un carabiniere possano rimanere feriti». Solo un paio di settimane fa, racconta l'uomo, un gruppo di giovani stranieri è stato visto correre come se fosse a caccia di qualcuno. In testa uno di loro aveva una katana. «O si mette un presidio fisso o si chiudono i camminamenti, non vedo altra soluzione». Con il rischio di creare una nuova via Anelli.

La paura e il disagio

Non c'è solo la paura di queste persone. C'è anche la questione decoro e disturbo. «Occupano sempre le stesse due panchine, noi non ci azzardiamo ad avvicinarci nemmeno quando sono vuote - continua il cittadino - Lasciano ogni genere di rifiuto, dalle cartine blu di cocaina alle bottiglie di birra, e poi ascoltano musica ad altissimo volume fino a tarda notte. A volte ci sono delle risse tra loro, noi segnaliamo ma qui bisogna prendere provvedimenti». Ancora vivo è il ricordo di una brutta bravata. Era il 25 novembre 2020 quando gli abitanti dei condomini intorno hanno sentito odore di bruciato. Alcuni ragazzi, tra loro anche giovanissimi, avevano dato fuoco a una bandiera italiana. «I carabinieri li hanno individuati, ricordo che erano furiosi. Un gesto davvero increscioso, va al di là del semplice disturbo» sottolinea il residente.

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Ultimo aggiornamento: 7 Luglio, 10:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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