PADOVA - Una relazione sentimentale via chat a cui una padovana di 71 anni credeva veramente. Era convinta di avere trovato l’uomo della sua vita. Una seconda giovinezza d’amore fatta di centinaia di messaggi sdolcinati su Messenger. Ma il sessantenne, dopo quasi un anno di rapporto on line, ha invecec tentato di ricattarla.
«O mi dai i soldi o diffondo le tue immagini di nudo su Internet». Superata la delusione la donna ha trovato il coraggio di denunciarlo ai carabinieri della stazione di Prato della Valle. E così sono scattate le indagini coordinate dal pm Sergio Dini, e Antonio Paone 60 anni e residente a Santhià in provincia di Vercelli è finito indagato per tentata estorsione.
I FATTI
Il rapporto tra i due è iniziato nel giugno del 2019, quando prima si sono messi in contatto attraverso Facebook e poi hanno iniziato a scambiarsi messaggi su Messenger. Da quel momento è nata un’amicizia poi sfociata, almeno era quello che credeva l’anziana, in una storia d’amore. Lei, in alcune occasioni, gli ha allungato anche dei soldi convinta di aiutare il suo amante. Ma poi qualcosa è cambiato. L’anziana non si è insospettita quando il 60enne, secondo l’accusa, le ha chiesto di spedirgli una serie di foto dove era ritratta nuda e lei ha acconsentito.
IL RICATTO
Il piemontese, una volta entrato in possesso di quegli scatti a luci rosse, ha iniziato a ricattare la settantunenne. «O mi dai del denaro o divulgo le tue foto in rete» le avrebbe detto, chiedendole 500 euro. L’anziana, superata la delusione d’amore, si è fatta coraggio e ha denunciato quello che pensava fosse l’uomo della sua vita ai carabinieri per tentata estorsione. Gli uomini dell’Arma non sono risaliti subito al 60enne della provincia di Vercelli, perchè su Facebook per incastrare l’anziana si era registrato con un falso nome.
Quando sono arrivati alla sua vera identità è scattata, lo scorso 20 novembre, anche la perquisizione nella sua abitazione di Santhià. I militari hanno trovato e sequestrato la documentazione relativa all’attivazione di una carta prepagata PostePay, dove avrebbe dovuto ricevere il bonifico di 500 euro da parte della anziana. Pochi giorni fa la Procura ha chiuso le indagini attorno al caso di tentata estorsione, e ora il sessantenne piemontese rischia di finire a processo. I carabinieri hanno anche passato al setaccio il suo telefono cellulare e il suo pc, in cerca delle immagini di nudo della vittima.
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