Anziana muore e lascia soldi e terreni alla
badante: la famiglia fa riesumare la salma

Venerdì 22 Luglio 2011 di Camilla Bovo
La tomba di Antonietta Martinengo (CandidCamera)
PADOVA - Sembrava una morte come tante, epilogo di una vita lunga e serena. Ma uno strano testamento steso pochi giorni prima ha avvolto nel mistero il decesso di una novantenne di San Bortolo, frazione di Monselice. E cos ieri pomeriggio la salma stata riesumata nel cimitero della frazione, su richiesta del pm Sergio Dini, che ne ha disposto l'autopsia.



Antonietta Martinengo è morta nella sua abitazione al civico 4 di via Gambarare, l’11 luglio. La sua badante, di nazionalità romena e sposata con un italiano, ha scoperto il corpo alle 8, dando subito l'allarme ai familiari. Vedova da molti anni, l'anziana non aveva figli o altri parenti stretti, ad eccezione di alcuni nipoti, residenti in vari comuni della provincia. La badante ha perciò chiamato i nipoti, che sono subito accorsi. I funerali si sono svolti due giorni dopo il decesso nella chiesa di San Bortolo. Durante la funzione, la badante avrebbe rivelato ai nipoti di essere stata inclusa pochi giorni prima nel testamento dell'anziana, ricevendo in eredità alcuni terreni e diverse migliaia di euro in contanti.



La famiglia Martinengo era benestante. La signora Antonietta era rimasta l'unica proprietaria dell'abitazione di via Gambarare e di vasti terreni agricoli. I nipoti sono rimasti sconcertati nell'apprendere dalla badante una simile notizia. Pochi anni prima la zia, alla presenza del notaio, aveva steso il proprio testamento, lasciando ogni avere ai nipoti. La redazione di un testamento a favore della badante, avvenuta pochissimi giorni prima del decesso dell'anziana, è sembrata una strana coincidenza ai familiari, timorosi che la romena possa aver circuito la donna per farsi includere nel testamento. Tanto più che la badante aveva comunicato la propria decisione di licenziarsi: ancora pochi giorni e avrebbe abbandonato il proprio posto di lavoro.



Il sospetto dei familiari è ora sulle cause della morte, soprattutto considerando che l'anziana sembrava godere di buona salute, eccezione fatta per piccoli acciacchi considerati normali alla sua veneranda età, per i quali era pure stata ricoverata di recente. Il nipote Ettore Martinengo, residente a Corezzola, ha così deciso di presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Padova il 18 luglio scorso. I suoi legali, gli avvocati Davide e Umberto Perilli, hanno chiesto che venisse effettuata un'autopsia sul corpo della 90enne per verificare le cause della morte. Una richiesta accolta dal pm Dini, che ha disposto la riesumazione della salma.



Ieri pomeriggio il corpo dell’anziana è stato trasportato dal cimitero della piccola frazione di San Bortolo all'istituto di medicina legale di Padova, e in serata il dottor Giovanni Cecchetto ha eseguito l'autopsia. Entro breve si saprà molto di più sulla morte di Antonietta. Intanto la badante ha lasciato la casa di via Gambarare, ed è tornata a vivere dal marito italiano. In paese, dove è consciuta e stimata, nessuno l'ha più vista dopo la morte dell'anziana. Al momento non ci sarebbe alcun iscritto nel registro degli indagati.
Ultimo aggiornamento: 23 Luglio, 11:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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