Padova, anziana intuisce il raggiro e con la polizia locale prepara la trappola: 51enne arrestato

«Non so come sfamare i miei figli, sono disperato» le ha raccontato fingendosi un reduce di guerra, mostrando anche una cicatrice

Giovedì 25 Agosto 2022 di Serena De Salvador
La chiesa di Sant'Antonino all'Arcella
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PADOVA - Ha avvicinato un'anziana davanti alla chiesa, fingendosi un siriano reduce dalla guerra con dei figli piccoli da mantenere. Così l'ha convinta a consegnargli del denaro per tre volte ma, a fronte dell'ennesima richiesta, la vittima ha intuito l'inganno e l'ha fatto arrestare dalla polizia locale. È così finito a processo Z.S., 51enne di origine serba accusato di truffa aggravata dalla minorata difesa dovuta all'età della donna.

Ieri, in sede di rito direttissimo, l'arresto è stato convalidato e l'uomo è stato scarcerato, con obbligo di firma tre volte a settimana. L'estate si conferma così uno dei momenti più delicati per quanto riguarda i tentativi di truffa in danno degli anziani e l'appello delle forze dell'ordine è di non dare confidenza agli estranei e segnalare ogni caso sospetto.

La truffa

Domenica il 51enne si è appostato all'esterno della chiesa di Sant'Antonino all'Arcella subito prima dell'inizio della messa. Lì ha avvicinato una pensionata di 82 anni. «Vengo dalla Siria, sono scappato per la guerra. Adesso non ho più niente per vivere e per far vivere i miei figli» le ha detto. Ha confezionato un racconto dettagliato, tanto che la donna gli ha ceduto 10 euro. Cifra che però non ha soddisfatto il serbo, che ha insistito mostrando anche una cicatrice sul ginocchio: «Vedi? Me la sono fatta in guerra» ha affermato. L'anziana a quel punto gli ha consegnato altri 15 euro, tutto quello che aveva nel portafoglio. Pensando di aver trovato una facile preda, il 51enne ha deciso di non demordere. Ha atteso la fine della funzione e, all'uscita, è tornato ad approcciare la pensionata. «Devi aiutarmi, sono disperato» ha rincarato. Poi la promessa: «Lasciami il numero di telefono, ti restituirò tutto, ma dammi altri soldi». Così, sempre domenica, la donna è tornata a casa e poi ancora sul sagrato, consegnando ulteriori 120 euro per un totale di 145.

La trappola

Lunedì mattina l'uomo è tornato alla carica. Le ha telefonato chiedendole di incontrarsi ancora una volta davanti alla chiesa per restituire il denaro. Quando l'82enne si è presentata all'appuntamento, però, è scattata l'ennesima richiesta. Dei soldi da riavere indietro invece nemmeno l'ombra, così la pensionata ha capito che la situazione sarebbe potuta degenerare. Ha detto al serbo di non avere nulla con sé e quando lui le ha chiesto di prelevare al bancomat gli ha risposto di non averlo ed è tornata sui suoi passi. Anziché andare a casa si è però diretta dalla polizia locale. Ha raccontato l'accaduto ed è così scattata la trappola. Ha telefonato al 51enne fissando un appuntamento per martedì mattina, promettendo di portargli altri 300 euro. Lui ha accettato e il giorno successivo si è presentato davanti alla chiesa. Appena ricevuta la busta con le banconote è stato raggiunto dagli agenti appostati nelle vicinanze a osservare la scena. L'uomo è così stato arrestato con l'accusa di truffa aggravata e il denaro nella busta è stato restituito all'anziana. Una volta identificato, si è scoperto che il 51enne aveva già alcuni vecchi precedenti analoghi. Ieri è comparso in Tribunale per il rito direttissimo: l'arresto è stato convalidato, il suo legale Vittorio Manfio ha chiesto e ottenuto i termini a difesa e il serbo è stato rilasciato. Sottoposto a obbligo di firma, tornerà in aula il 4 ottobre.

Ultimo aggiornamento: 26 Agosto, 09:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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