Antonella Viola: «Chi beve alcol ha un volume del cervello inferiore e rischia anche il cancro»

Le parole usate dalla docente e immunologa ai microfoni della trasmissione Rai «Il mondo nuovo»

Venerdì 20 Gennaio 2023 di Redazione Web
Le parole usate dalla docente e immunologa ai microfoni della trasmissione Rai «Il mondo nuovo»

PADOVA - L'alcol fa male? Sembra proprio di sì e «anche un consumo moderato danneggia il cervello e aumenta il rischio di tumori». A dirlo è Antonella Viola, ricercatrice e docente all'Università di Padova, che dunque condivide il via libera al provvedimento con cui l'Irlanda renderà obbligatorio per i produttori di bevande alcoliche l'inserimento su bottiglie e lattine di un'etichetta che avverte sui rischi per la salute umana del consumo di alcol, in particolare sul legame tra tale consumo e il cancro.

Un legame che secondo la ricercatrice è ormai assodato: «Diversi studi hanno confermato che anche un consumo moderato di alcol può favorire lo sviluppo di alcuni tipi di cancro, tra cui quello del colon e quello del seno e della mammella». Queste le parole usate dalla docente e immunologa ai microfoni della trasmissione «Il mondo nuovo», su RaiRadio1, di cui è coconduttrice.

«L'alcol, qualunque tipo di alcol, anche quello contenuto nella birra, nel vino, nell'aperitivo, è un cancerogeno» ha ammonito la ricercatrice. E gli studi scientifici hanno confermato che anche un drink al giorno aumenta del 6% nella donna il rischio di cancro alla mammella e già col secondo bicchiere questo rischio aumenta del 27%».

Insomma, il classico bicchiere di vino a tavola non fa affatto bene alla salute, anzi può essere causa di problemi seri.

Viola ha ricordato che in Italia ogni anno ci sono 10mila casi di tumore provocati dall'alcol e che «già nel 1988 l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro e l'Organizzazione mondiale della sanità hanno inserito l'etanolo nella lista dei cancerogeni di primo livello, cioè nella lista di quelle sostanze come l'amianto o il benzene, per cui è certa la correlazione della sostanza e l'induzione dei tumori negli esseri umani».

«Chi beve alcol ha un volume del cervello inferiore. I tumori direttamente associati anche al consumo moderato di alcol - ha detto ancora Viola - sono quelli che appunto colpiscono la mammella e il colon retto, ma non solo, anche la bocca, l'esofago, la laringe e il fegato. A questo devo aggiungere anche che un recente lavoro pubblicato sulla rivista 'Nature communications', che è una buona rivista, ha dimostrato in maniera molta solida che le persone che bevono uno o due bicchieri di bevande alcoliche al giorno, quei famosi due bicchieri di vino a pasto o come aperitivo dopo il lavoro, ebbene queste persone hanno un volume del cervello inferiore rispetto a chi non beve e presentano delle alterazioni strutturali proprio visibili. Quindi anche un consumo moderato danneggia il cervello, non solo l'abuso».


«La dose sicura di alcol è zero»

Qual è la dose giusta di vino? In realtà la dose giusta non esiste. O meglio: è zero. «I danni epatici visibili, come l'accumulo di grassi oppure l'epatite, cioè l'infiammazione del fegato, o peggio ancora la cirrosi epatica, sono certamente associati a un consumo non occasionale di alcol».

Anche con un consumo moderato tuttavia, mette in guardia la docente, il rischio di avere problemi di salute esiste e non è affatto basso. Chi beve il classico bicchiere di vino a tavola convinto che faccia bene è avvisato. «La dose sicura purtroppo è zero. Il cittadino consapevole deve sapere cosa rischia quando consuma alcol e fare quindi le sue scelte».

Le repliche da Fi e Lega

“La dottoressa Viola è un’autorevole medico e divulgatrice scientifica, ma ritengo sbagliato far passare il messaggio che bere vino in modo moderato e consapevole faccia male” dichiara il Consigliere regionale veneto di Forza Italia Alberto Bozza, da sempre attento alle tematiche del settore vitivinicolo “Non entro nel merito tecnico e scientifico di quanto sostiene nello specifico la dottoressa Viola, perché è chiaro che l’alcool di per sé è sostanza non salutare, tuttavia occorre contestualizzare, ampliare il raggio del ragionamento e discernere. Da anni si è creata una forte consapevolezza dei consumatori in tema di cultura alimentare, si pensi ai prodotti biologici e all’eccellenza della dieta mediterranea. Il vino poi ha incrementato il livello generale di qualità ed eccellenza nel trattamento dei vitigni, nei procedimenti enologici, e oggi è prodotto che il più delle volte si beve accompagnato dal cibo e con cura e meditazione, certamente non per stordirsi”. Pertanto, conclude Bozza, “seguendo il ragionamento della professoressa Viola, non ritengo esatto, in tema di health warning, il paragone con le sigarette (il fumo è un vizio) e nemmeno con l’Irlanda, Paese che ha seri problemi di gestione dell’alcol nella popolazione per lo smodato consumo di superalcolici”.

«Massimo rispetto e gratitudine per la dottoressa Viola e per il suo lavoro di ricercatrice. Le chiedo pero prudenza e lo stesso rispetto quando assume le vesti di opinionista. È evidente a tutti che l’abuso di alcol e nocivo per la salute, come lo sono l’abuso di fritto, di burro o di tanti altri alimenti»  dichiara Paola Ghidoni, europarlamentare Lega  «Non si possono cancellare millenni di storia e tradizione vitivinicola e mettere a repentaglio un intero settore, gia provato dalla crisi energetica e dalla siccità. L’etichettatura irlandese sulle bottiglie di vino, secondo una stima di Coldiretti, potrebbe provocare una perdita di fatturato delle esportazioni italiane di circa 1 miliardo. Non oso immaginare cosa succederebbe se fosse applicata in tutta Europa. Si alla corretta informazione, no a criminalizzazioni o terrorismo: l’Italia e un Paese che fonda la sua storia e la sua economia sul settore primario, di cui la viticoltura rappresenta una parte fondamentale. Rispettiamo e difendiamo i nostri prodotti e i nostri produttori - conclude Ghidoni - senza allarmare inutilmente i cittadini. Non c’e salute senza lavoro e senza identità».

Social con fake

«Uso illecito del mio nome e del mio volto. Mi segnalano dei link in cui io consiglierei dei prodotti per eliminare parassiti: ovviamente non sono veri. Per favore se vi imbattete in questi messaggi segnalateli a Facebook. Noi cercheremo di capire chi sono per denunciarli. Intanto fermiamoli!» scrive proprio sul suo profilo Facebook l'immunologa Antonella Viola.

Ultimo aggiornamento: 22 Gennaio, 09:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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