Crisanti: «La protezione dei vaccini dura 3-4 mesi, i morti sono persone fragili e vaccinate: va cambiato l'approccio»

Venerdì 18 Marzo 2022 di Redazione Web
Andrea Crisanti
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PADOVA - I vaccini hanno un'efficacia di 3-4 mesi, la necessità in questo momento è quella di proteggere le persone più fragili. E' l'opinione di Andrea Crisanti, direttore Dipartimento di Microbiologia Molecolare Università di Padova a 24 Mattino su Radio 24. «L’ho detto fin dall'inizio che nel momento in cui la curva cadeva era il momento in cui eravamo con la massima protezione e avevo anche anticipato che più passava il tempo più saremmo diventati vulnerabili. - ha detto il virologo - Perché purtroppo il vaccino protegga contro le complicazioni gravi della malattia nella maggior parte delle persone ha una durata che per quanto riguarda la protezione contro le infezioni piuttosto limitata. Anche adesso sono usciti recentemente degli studi su circa 800 mila casi che dimostrano che anche la terza dose dopo 3-4 mesi ha un effetto molto limitato rispetto alla protezione contro l’infezione. Io penso che bisogna in qualche modo cambiare paradigma, più che bloccare la trasmissione bisogna proteggere i fragili, perché tutti questi decessi che noi vediamo ogni giorno purtroppo non sono persone che non hanno fatto il vaccino, ma sono persone fragili e che hanno fatto il vaccino e che purtroppo anche in questi casi la malattia crea delle complicazioni gravi».

Quarta dose

«Penso che mi farò la quarta dose perché inizio ad essere anche un pò vecchietto - dice Crisanti - Ma parliamoci chiaro: se uno è fragile lo è anche con la quarta dose, non sia una foglia di fico per cui ci laviamo la coscienza con la quarta dose.

Se uno è fragile o immunodepresso, di dosi gliene puoi fare quante ne vuoi, sempre suscettibile rimane». 

Eliminazione quarantena per i contatti

«Eliminazione quarantena per i contatti? Se stessimo parlando della variante di Wuhan - osserva Crisanti - non sarei d'accordo, ma con questa variante qui che ha un indice di trasmissione di 12, in cui la maggior parte delle persone sono asintomatiche, e in più i vaccinati se si infettano neanche se ne accorgono, l'impatto che ha la quarantena è limitato, bisogna guardare le cose per quelle che sono. Il quadro - aggiunge - è completamente cambiato dall'inizio, due anni fa avevamo un indice di trasmissione 2, non avevamo i vaccini, adesso abbiamo un virus che ha un indice di trasmissione come il morbillo, abbiamo dei vaccini che hanno durata limitata e su questo che dobbiamo ragionare. Ieri si sono vaccinate 15 mila persone e se ne sono infettate 80mila, la maggior parte di queste persone guarirà e svilupperà un'immunità maggiore da quella indotta dal vaccino, bisogna fare i conti con la realtà».

Monoclonali? Non così efficaci

«Gli anticorpi monoclonali contro Covid possono aiutare relativamente perché, se avessero avuto l'impatto sperato, non avremmo avuto tutti questi decessi».

Ultimo aggiornamento: 19:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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