Aliquote Imu e ricapitalizzazione della Fiera: scontro in Consiglio comunale

Martedì 20 Dicembre 2022 di Alberto Rodighiero
Il parlamentino di Palazzo Moroni

PADOVA - Imu e aumento di capitale della Fiera di Padova hanno infiammato l’ultimo Consiglio comunale prima della pausa natalizia. A mandare in fibrillazione il parlamentino di palazzo Moroni è stata, in primis, la rimodulazione dell’Imu. La proposta è quella di continuare a favorire le locazioni a canone concordato agendo su un duplice fronte: da un lato introducendo aliquote ancor più agevolate nel caso di abitazioni locate a canone concordato; dall’altro elevando l’aliquota applicabile alle abitazioni affittate a canone libero, sfitte o locate a scopi turistici. Le aliquote Imu in vigore fino a ieri erano: 1,02% per una casa sfitta, 1,02% per chi affitta con il canone libero, 1,02% ridotto di un ulteriore 25% per chi utilizza il canone concordato ma l’abitazione non risulta come residenza dell’inquilino, 0,82% ridotto di un ulteriore 25% per chi utilizza il canone concordato per le abitazioni locate a titolo di abitazione principale del conduttore (ovvero dove l’inquilino ha la residenza). La nuova delibera ha fatto invece, scattare la riduzione dell’aliquota dall’1,02% allo 0,95% (ridotto di un ulteriore 25%) per chi utilizza il canone concordato ma l’abitazione non risulta la residenza dell’inquilino e la riduzione da 0,82 a 0,76% (ridotto di un ulteriore 25%) per chi utilizza il canone concordato per le abitazioni locate a titolo di abitazione principale del conduttore.
Il provvedimento è stato presentato dall’assessore ai Tributi Antonio Bressa. «Questa rimodulazione va incontro alle esigenze di studenti e inquilini per far fronte alla carenza di alloggi disponibili – ha spiegato - so che ci sono delle polemiche rispetto al rincaro legato alle case sfitte.

Io credo, però, che questo provvedimento possa fungere da stimolo anche per incentivare la compravendita di questo tipo di immobili».


LE OPPOSIZIONI
La prima ad andare all’attacco in aula è stata la capogruppo della Lega Eleonora Mosco. «Questa iniziativa avrà l’effetto opposto a quello che si prefigge: aumentare l’Imu sugli alloggi a canone libero e su quelli sfitti porterà ad aggravare ulteriormente l’emergenza abitativa – ha tuonato l’esponente del Carroccio - per gli alloggi a canone libero, è evidente che se si aumentano le tasse ai proprietari rincarano anche gli affitti». «Con questo dispositivo si dà il via libera all’aumento dell’Imu per gli immobili locati o sfitti, fornendo motivazioni irrisorie – ha rincarato la dose il capogruppo di Fratelli d’Italia Matteo Cavatton - sono moltissimi i fabbricati sfitti non per volontà del proprietario ma per l’impossibilità economica di effettuare gli interventi edilizi necessari all’abitabilità o perché commercialmente non appetibili». Sulla stessa lunghezza d’onda anche il capogruppo di Forza Italia Roberto Moneta. «Questa amministrazione da un lato vuole aumentare le imposte a carico di chi magari fatica a locare un immobile – ha scandito l’esponente azzurro - dall’altro, con questo gettito fiscale vorrebbe pagare l’affitto agli inquilini morosi». «Nella delibera - – ha concluso il capogruppo di Vinciamo Italia – Italia al centro con Toti Manuel Bianzale – vengono applicate delle aliquote agevolate per far fronte all’emergenza abitativa, ma da queste sono escluse le pertinenze».
Polemiche si sono registrate anche durante la discussione della delibera sulla ricapitalizzazione di Padova hall spa, presentata direttamente dal sindaco Giordani. «La fiera è un importante elemento di sviluppo per il nostro territorio, una società di cui il Comune è socio – ha spiegato il primo cittadino – una società che ha approvato un piano industriale da 48,5 milioni di euro. Perché il piano possa essere realizzato servono risorse. I soci pubblici dovranno stanziare 6 milione e 90 mila euro. Questo significa che la nostra amministrazione dovrà mettere a disposizione 3 milioni di euro». A puntare il dito contro il dispositivo è stato Cavatton che ha contestato la mancanza di documentazione allegata alla delibera. «Questo è l’ennesimo soccorso in favore di una società che dal punto di vista fieristico è morta – ha tuonato, invece, il consigliere meloniano Enrico Turrin – il sindaco nel suo intervento ci parla di eventi legati ai congressi. Peccato che, per il 2023, ci siano in programma solamente 2 congressi».
 

Ultimo aggiornamento: 07:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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