Forza Padova, facci sognare: stasera alle 18 la finale per la B ad Alessandria

Giovedì 17 Giugno 2021
L'allenatore del Padova, Mandorlini
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Dentro o fuori. Dopo un'attesa lunga e logorante, è arrivato il giorno della verità, quello che nella speranza del popolo biancoscudato potrebbe regalare al Padova la meritata promozione, coronando un sogno sfuggito in extremis nella stagione regolare. Per trasformare una legittima aspettativa in realtà servirà però una prova con il piglio della grande squadra che la truppa di Mandorlini ha già esibito in altre situazioni, esaltandosi in tempi recenti anche in contesti ambientali avversi come ad Avellino in occasione della semifinale di ritorno. Con la prima sfida finita 0-0 allo stadio Moccagatta di Alessandria (ore 18), non ci saranno alternative su entrambi i fronti: la conquista della serie B passerà esclusivamente attraverso una vittoria.

In caso di parità al novantesimo si giocheranno i supplementari, con l'eventualità di un verdetto deciso ai calci di rigore.


RIENTRI IMPORTANTI

Il Padova si presenta all'appuntamento a ranghi quasi completi, con la sola assenza per squalifica di Santini e Della Latta, autore quest'ultimo del gol al Partenio che ha regalato la finale e sfortunatissimo domenica all'andata con una clamorosa traversa. Oltre alle punte Nicastro e Cissè, Mandorlini recupera in extremis il difensore Gasbarro, ma la vera arma in più, anche per gli otto giorni di riposo tra un impegno e l'altro, potrebbero essere proprio i rientranti Chiricò, Ronaldo e Saber, già decisivi in più occasioni e appiedati per il primo atto dal giudice sportivo, senza dimenticare il giovane Vasic.
Salvo sorprese, si dovrebbe tornare al classico modulo 4-3-3, con Germano favorito su Pelagatti in difesa al fianco di Kresic, Rossettini e Curcio, con la conferma di Hallfredsson in egia, supportato da Saber a destra e uno tra Ronaldo e Jelenic per il ruolo di mezzala sinistra. L'altro occuperà una posizione più avanzata insieme a Chiricò e la punta centrale, ruolo per il quale ci sono i maggiori dubbi, con Nicastro, Biasci e Paponi in ballottaggio. L'Alessandria, al netto di novità dell'ultima ora, risponderà con un 3-4-1-2 in cui troveranno spazio a destra Mustacchio, assente all'Euganeo, e in mediana l'esperto Casarini, all'andata entrato solo a gara in corso. In avanti ballottaggio tra Corazza ed Eusepi, con Chiarello o Di Quinzio ad agire tra le linee.


LA SCARAMANZIA

E poi in questi casi entra in gioco pure la scaramanzia, con elementi che, a turno, fanno sorridere o disperare i sostenitori biancoscudati. Non è ad esempio di buon auspicio la designazione di Matteo Marcenaro, fischietto classe 88 della sezione di Genova, il cui ultimo precedente con Germano e colleghi è conciso con il ko per 3-0 nello scontro diretto a Perugia dell'11 novembre 2020. Sarà assistito da Laudato di Taranto e Ceccon di Lovere, con quarto uomo Bitonti di Bologna. La circostanza di dovere vincere in trasferta è invece un tema comune di gran parte dei trionfi ottenuti dal Padova nel nuovo millennio. Partendo da uno 0-0 casalingo, infatti, i biancoscudati sono saliti in B nel 2009 (vittoria per 2-1 a Busto Arsizio contro la Pro Patria) e hanno mantenuto la categoria ai play out (3-0 a Trieste) l'anno dopo. Unica nota stonata, la sconfitta nel 2011 per 2-0, sempre dopo un pari a reti bianche all'Euganeo, su un altro campo piemontese, quello di Novara, con la serie A compromessa proprio all'ultimo assalto.
Andrea Miola
 

Ultimo aggiornamento: 16:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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