ALBIGNASEGO (PADOVA) - Andrea ama andare a scuola. E ci vuole andare a tutti i costi. A costo di percorrere un chilometro e mezzo in bicicletta dalla sua casa di Sant'Agostino per raggiungere il tram alla Guizza, restare in piedi per tutto il tragitto del mezzo, procedere a piedi per altri 800 metri trainando la sua cartella trolley. Il tutto con grandissima fatica. Andrea, infatti, ha una malattia genetica rara con sintomatologie muscolari, la mucopolisaccaridosi, che rende problematico e difficile ogni suo movimento, che blocca spesso le sue gambe e lo costringe a prendere continuamente antidolorifici. «Se il liceo scientifico a settembre era iniziato col piede giusto - racconta la mamma del 14enne - grazie ad una cooperativa attivata dai servizi sociali di Albignasego in collaborazione con l'Ulss, che accompagnava ogni giorno a scuola alcuni ragazzi con disabilità, la mancanza di personale e di operatori registrata nell'ultimo mese, ha bloccato questa possibilità, costringendo Andrea a raggiungere la scuola autonomamente.
Per una famiglia modesta come quella di Andrea, che ha raggiunto l'Italia dalla Romania vent'anni fa, avere la patente e l'auto rappresenta un lusso e tutte le energie sono concentrate sulle esigenze e i tempi del piccolo genio di casa, «il nostro professore», come lo chiama la mamma, orgogliosa del dieci col quale ha chiuso le scuole medie e della scelta di avere una formazione che completasse tutte le sue curiosità al liceo scientifico Nievo. «La sindrome di Andrea è la più rara tra le varie forme di questa malattia metabolica e degenerativa continua la mamma e rende complicato anche prendere l'autobus come fanno alcuni compagni di classe, per via degli scalini. In famiglia e a scuola diamo il massimo per alleviare tutte le sue difficoltà e migliorargli la vita, rendendolo più autosufficiente possibile, ma camminare anche solo un chilometro per lui è già complicato, figuriamoci ora con il freddo o le intemperie». Se infatti il servizio della cooperativa si è interrotto con la fine del 2021, Andrea e la sua famiglia non si sono arresi nella ricerca di un servizio similare: «Gli uffici dell'Ulss ai quali ci siamo rivolti sono intasati in questo periodo e le cooperative contattate finora hanno prezzi molto alti per un impegno così puntuale e continuo come portare un ragazzino a scuola tutti i giorni nell'orario di punta e andarlo a riprendere. È praticamente un lavoro». Andrea, o Wikipedia, come lo chiamano i suoi compagni, continua a studiare e di Dad non ne vuole sapere.