Padova. Albero cade e travolge un'auto, il giovane alla guida: «Mi sono seduto a terra e ho ringraziato di essere vivo»

Un albero è caduto su via Ariosto e ha preso in pieno tre auto parcheggiate e una in corsa

Giovedì 5 Gennaio 2023 di Elisa Fais
Albero caduto in via Ariosto a Padova

PADOVA - «Una volta uscito dall'auto mi sono seduto per terra e ho ringraziato di essere vivo». Sono le parole di Babay Jihed, 34 anni, il giovane alla guida della Mini Cooper centrata dall'albero in via Ariosto. Il ragazzo originario della Tunisia abita da 17 anni nel padovano, attualmente vive a Casalserugo e lavora come magazziniere in una ditta. «Tutto è successo nel giro di pochi secondi e a fatica ho capito cosa stava accadendo - racconta ancora sotto choc Babay -. Era il mio giorno libero, nella prima parte della mattinata sono andato in ospedale a salutare un collega che lavora lì. Poi, verso le 11, mentre mi stavo dirigendo verso il supermercato per fare un po' di spesa prima di rientrare a casa, c'è stato l'incidente. Stavo percorrendo via Ariosto quando, all'improvviso, ho sentito qualcosa cadermi addosso. Una sensazione terribile, anche perché non avevo idea si trattasse di un albero. Il parabrezza si è distrutto, ho sentito un grande botto, alcuni frammenti di vetro mi sono venuti addosso.

Ho frenato di colpo e ho sentito un forte dolore su tutta la parte destra del corpo, in particolare al collo, all'orecchia e al braccio».

«Sono grato di essere vivo»

Il giovane, spaventato, è quindi uscito dall'auto. A quel punto sono accorsi in aiuto alcuni automobilisti e sono stati chiamati i soccorsi. «Ho visto tutte le auto schiacciate dall'albero, quindi mi sono seduto per terra per riprendermi dal panico - aggiunge il ragazzo -. É arrivata una ragazza a darmi dell'acqua e un uomo è sceso da un furgone per aiutarmi. Li ringrazio tanto. Come ringrazio tutti i vigili del fuoco, i poliziotti, gli infermieri e i medici che mi hanno sostenuto. Sono stati tutti gentilissimi, degli angeli, non so come avrei fatto senza di loro». É poi arrivata sul posto un'amica del ragazzo, a bordo di un monopattino, per gestire le pratiche e accordarsi con il carro attrezzi. «Il ragazzo per fortuna sta bene, appena mi ha chiamato sono corsa in suo aiuto», ha detto l'amica di Babay. Babay Jihed è stato dimesso ieri pomeriggio dall'ospedale, con un trauma cervicale e lesioni al collo a causa dell'impatto. «Mi fa ancora male il collo ma mi ritengo fortunato, ora speriamo che tutto si risolva - conclude -. Mi hanno detto che un perito valuterà la macchina, essendo vecchia è possibile si tratti di una cifra relativamente bassa, ma pazienza: l'importante è che io ne sia uscito vivo».

«E se fossi stata in auto con le mie figlie?»

È arrabbiata e sconcertata anche Ketty Vassallo, residente da un paio d'anni nel condominio che si affaccia su via Ariosto, che si è ritrovata l'auto parcheggiata davanti casa completamente distrutta (la Citroen bianca). «Ero a casa quando l'albero è crollato ma non ho sentito nulla - racconta Vassallo -. Mi ha contattato al telefono la portineria, inviandomi una foto del danno. Sono rimasta senza parole. Ora devo avvisare l'assicurazione e non appena liberano tutto la faccio portare via con il carro attrezzi. Spero mi diano una macchina sostitutiva, sono preoccupata e non so come farò. Non oso pensare se fossi stata in auto con una delle mie due figlie. Non ero a conoscenza dello stato del verde condominiale, non sono andata alle ultime riunioni per problemi personali di malattia, però penso se ne sia parlato con gli altri condomini».

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