Agricola Berica, cassa integrazione per 180 lavoratori

Lunedì 2 Novembre 2020 di Camilla Bovo
Agricola Berica, scatta la cassa integrazione

MONSELICE - A partire da ieri si stanno scrivendo le ultime, dolorosissime, pagine della storia dell’Agricola Berica, l’azienda avicola di via Rovigana. I 180 lavoratori del macello monselicense, infatti, sono ora ufficialmente in Cassa integrazione straordinaria e ci rimarranno fino al 30 aprile 2021. Dopo tale data, con ogni probabilità, saranno licenziati con la risoluzione della procedura di concordato in bianco in continuità aziendale, che era stata chiesta dall’azienda, da parte dello stesso tribunale di Padova. 
L’ANNUNCIO
Ad annunciare l’avvio della Cassa integrazione straordinaria è la Fai Cisl Padova Rovigo, che spiega come nessuna azienda del settore, dopo l’acquisizione di una parte degli asset startegici dell’azienda da parte del gruppo Veronesi (con l’impegno, davanti alla Regione, di assumere 50 dipendenti a tempo indeterminato), si sia fatta avanti con una proposta per acquisire il macello di Monselice. E dire che nello stabilimento di via Rovigana lavorava la gran parte dei soci della cooperativa: circa 180 persone. Per molti di loro si prospetta quindi un periodo di angosciosa ricerca di una nuova occupazione, per di più in un periodo storico caratterizzato da forte instabilità nel mondo del lavoro, complice l’emergenza sanitaria in atto. «La Fai Cisl Padova Rovigo ha sperato fino all’ultimo momento in qualche proposta di acquisizione, ma ad oggi, da quello che sappiamo, non è arriva nessuna richiesta. – commenta il segretario Gilberto Baratto – Abbiamo lavorato con la Regione Veneto ad un progetto importante per la riqualificazione dei lavoratori, per consentire alla maggior parte di essi di trovare una ricollocazione nel mondo del lavoro, anche tenendo conto delle problematicità che il territorio presenta sotto profilo dell’occupazione». Continua poi Baratto: «Come Fai Cisl lavoreremo perché questo patrimonio di professionalità non vada disperso, nella speranza che qualche azienda possa presentarsi per acquisire il macello di Monselice. Non è ancora detta ancora l’ultima parola e c’è tempo fino al 30 aprile. Siamo fiduciosi anche sull’impegno del commissario giudiziale a lavorare in questa direzione». 
IL COMUNE
Anche il Comune di Monselice spera che una soluzione possa essere trovata per i lavoratori da oggi in Cassa integrazione straordinaria. L’assessore alle Attività produttive Stefano Peraro ha partecipato ai tavoli regionali che hanno però visto nel ruolo di protagonista la Regione, i sindacati e la ditta stessa, dato che il Comune ha avuto solo un ruolo marginale e consultivo. «Siamo vicini ai lavoratori e ci attiveremo per quanto possibile per favorire una ricollocazione nel territorio, anche se purtroppo il momento non è certo ideale».

Il timore del sindacato è che i lavoratori che saranno licenziati difficilmente potranno ritrovare un posto di lavoro nella zona di Monselice che la Fai Cisl definisce “territorio svantaggiato”. Gli sforzi comuni, però, saranno tutti orientati verso questo obiettivo. 

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